Mi chiamo Lou, ho 22 anni e sono lesbica
Testimonianza di Lou Peters tratta dal sito dell’Università di La Trobe (Australia), liberamente tradotta da Silvia Lanzi
Ciao, mi chiamo Lou Peters e ho 22 anni. Ho vissuto tutta la mia vita in un paesino della Vittoria Centrale (Australia) con una popolazione di circa mille anime. È la solita cittadina rurale piena di famiglie che abitano la stessa fattoria che ha costruito il loro trisavolo quando la città venne fondata anni fa.
Ognuno va a messa la domenica mattina. Tutti i ragazzi giocano a football e tutte le ragazze guardano i ragazzi che giocano a football. Tutti si conoscono e tutti conoscono tutto quel che succede in città. La mia cittadina è un pochino diversa. Ciò che la fa essere diversa è il ragazzo italiano che consegna le pizze.
Non c’è mai stata alcuna discussione o altro sulle differenze sessuali. La prima volta che ho sentito la parola “lesbica” è stato a otto anni e una coppia lesbica si era trasferita in città e aveva avviato il locale videonoleggio.
Non durò molto, perché, non appena la gente in città si accorse che erano lesbiche, non ci andò più. Poco dopo alcuni ragazzini gettarono mattoni nelle finestre del negozio.
Poi gli stessi tornarono a saccheggiare il negozio e la casa accanto – che era la loro e lasciarono un messaggio molto chiaro di “non benvenuto” uccidendo il loro cagnolino. Così il messaggio che mi passò dalla mia comunità fin da molto piccola fu “GAY NON È OK”
Molti anni più tardi la questione venne ribadita di nuovo. Avevo 14 anni e c’era una funzione (religiosa) di famiglia. Mia nonna notò che mi ero appena rasata i capelli – un atto di ribellione adolescenziale per cercare di farmi espellere da un liceo cattolico molto rigoroso.
Mi prese da parte e mi disse: “Va bene. Mi piaci nonostante ciò.” Non avevo idea di che cosa stesse parlando e la guardai con espressione attonita.
Se ne saltò su dicendo che sua sorella era lesbica e che se ne avessi avuto bisogno, avrei potuto parlarne con lei. Le risposi con un “…mmm, va bene” e pensavo tra me e me perché l’avesse detto. Io non sono lesbica, è sbagliato.
Pochi anni dopo, quando avevo 16 anni, le cose cambiarono. Ero cresciuta e dopo anni in cui sapevo che non mi piacevano i ragazzi, scoprii che era perché mi piacevano le ragazze. Non lo sentivo come un problema ma sentivo che non avevo nessuno con cui parlarne.
Non avevo nemmeno idea se ci fossero altri ragazzi che provavano ciò che provavo io. Quindi dopo qualche mese un’amica mi parlò dell’idea d’iniziare un gruppo di giovani attratti dal proprio sesso.
Dopo l’inizio del gruppo incontrai la mia prima fidanzata, feci amicizia con altri giovani gay e lesbiche e mi dichiarai in famiglia e con gli amici.
Testo originale: Hi, my name is Lou Peters