Non è Vangelo. Licenziata in una scuola cattolica perché sposata con un’altra donna
Articolo di Frank Bruni* pubblicato sul sito del quotidiano The New York Times (Stati Uniti) il 19 febbraio 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Pat Fitzgerald, 67 anni, amava essere cattolico, e forse l’aspetto che amava di più era il suo ruolo venticinquennale di mentore spirituale nei ritiri dedicati agli studenti di un liceo cattolico di Indianapolis, la sua città. Ma ora ha saputo che non lo vogliono più. Il suo crimine? Ha sostenuto pubblicamente sua figlia, che si occupa di orientamento nella stessa scuola, dopo che gli amministratori hanno voluto licenziarla perché sposata con una donna.
Il caso di Shelly Fitzgerald, 45 anni, da avvenimento che ha scosso la città è diventato un caso nazionale. È solo uno dei numerosi esempi di istituti cattolici che hanno deciso, si direbbe quasi capricciosamente, di allontanare dipendenti da molto tempo al loro servizio (non sacerdoti o suore ma allenatori, insegnanti, counselor) e di cui era del resto nota da tempo l’omosessualità. Magari si erano sposati senza fare rumore, con l’intenzione di formalizzare le loro relazioni ma finendo inavvertitamente al centro dell’attenzione.
Magari dei genitori o parrocchiani omofobi si erano resi tardivamente conto della loro omosessualità e si erano lamentati presso le direzioni degli istituti o le parrocchie. È quello che è successo a Shelly Fitzgerald e ai suoi 14 anni di ottimo lavoro al Liceo Roncalli, che all’improvviso non hanno contato più nulla: conta solo il suo matrimonio, contratto nel 2015 con quella che da molti anni è la sua compagna. Le hanno detto che sarebbe potuta rimanere se metteva fine al matrimonio: ha detto No, grazie, e la scuola l’ha buttata fuori.
Lo shock dell’evento complica la vita (e la fede) di chi le sta attorno: i suoi studenti, i loro genitori, suo padre. Lo scorso mese su Facebook ha postato una lettera di suo padre alla scuola in cui spiega che non viene più convocato per i ritiri, ma ringrazia tutti per il loro sostegno e la loro amicizia: ”Oggi ho il cuore spezzato” scrive, aggiungendo che i ritiri a cui ha partecipato, più di quaranta in tutto, sono stati “i momenti più belli e santi che abbia mai vissuto”. Allude solo vagamente al caso di sua figlia: “Spero che le opposte parti in causa di questa faccenda possano trovare pace”.
Ma non c’è pace per la Chiesa Cattolica in America, troppo impantanata nella sua ipocrisia. La tensione tra la sua dottrina ufficiale e la sua prassi concreta, tra l’ignoranza del passato e le illuminazioni del presente, è sempre più insostenibile.
La maggior parte dei cattolici sostiene il matrimonio omosessuale, a dispetto della posizione ufficiale della Chiesa, e molte parrocchie esercitano la piena accoglienza verso le persone LGBT.
Su altri luoghi e in altri momenti, invece, si abbatte il martello. I vertici della Chiesa sanno benissimo che il corpo sacerdotale verrebbe decimato se i preti gay venissero espulsi, eppure le regole della Chiesa vietano ufficialmente a chi ha “tendenze omosessuali profondamente radicate” [di diventare sacerdote] e considera le persone omosessuali “oggettivamente disordinate”.
I cattolici dovrebbero dimostrare compassione, ma nessuno goccia di compassione è caduta su Shelly e suo padre. Shelly ha lasciato la scuola in agosto e il mese scorso il suo avvocato ha denunciato per discriminazione il liceo e l’arcidiocesi di Indianapolis di fronte alla Commissione per le Pari Opportunità nell’Impiego, che dovrà rispondere entro 180 giorni. L’avvocato mi ha mostrato i documenti di una seconda denuncia per discriminazione: ciò che è accaduto a suo padre sarebbe una rappresaglia illegale messa in atto per dissuadere Shelly dal difendersi.
Pat Fitzgerald, che non vuole attirare l’attenzione dei media, non ha voluto parlare con me e preferisce che sia sua figlia a farlo: “Soffre perché ci tiene al Liceo Roncalli ed è in conflitto con quanto mi hanno fatto” mi dice Shelly. Lo scorso ottobre Pat ha partecipato a una manifestazione contro il comportamento negativo della Chiesa verso le persone LGBT; il suo cartello recitava ”Per favore, trattate con giustizia mia figlia Shelly”.
Molti confermano come nell’ambiente del Roncalli covi una profonda rabbia. Shelly era una delle due direttrici dell’orientamento; l’altra, Lynn Starkey, 62 anni, è anch’ella sposata con una donna e lo scorso novembre ha sporto denuncia per discriminazione di fronte alla Commissione per le Pari Opportunità nell’Impiego, affermando che dopo il licenziamento di Shelly “l’ambiente di lavoro mi è ostile”.
Per ora, Lynn rimane al suo posto. Alcuni studenti hanno fondato un gruppo LGBT, chiamato La voce di Shelly, a cui prendono parte anche alcuni genitori e membri dello staff della scuola. La relativa pagina Facebook, È ora di essere ribelli, ha più di 4.500 membri. Un genitore mi dice tuttavia che gli studenti che difendono Shelly temono ripercussioni: “Agli studenti dell’ultimo anno è stato detto che, se continuano a difenderla, rischiano di non potersi diplomare” afferma questo genitore, che vuole rimanere anonimo.
Sulla loro pagina Facebook è comparsa la storia di un piccolo gruppo di studenti del Roncalli che è stato invitato a pranzo dall’arcivescovo di Indianapolis Charles C. Thompson per sentirsi ripetere che l’omosessualità è un disordine e gli atti omosessuali peccaminosi. Uno degli studenti ha definito il pranzo “un’imboscata”.
Ho contattato il preside del Roncalli per avere un commento, il quale mi ha rinviato a un portavoce dell’arcidiocesi. Questi mi ha spedito un comunicato secondo cui l’esclusione di Pat Fitzgerald dai ritiri per studenti è dovuta “alla continua attenzione che circonda la sospensione di sua figlia” e ”alla sua partecipazione alle proteste pubbliche contro l’insegnamento della Chiesa Cattolica”, ma si precisa che Pat è sempre il benvenuto a Messa.
Per quanto riguarda la sospensione di Shelly, un precedente comunicato dell’arcidiocesi non ha fatto che ripetere ciò che la Chiesa Cattolica dice sempre in simili casi: ai dipendenti delle scuole cattoliche si richiede una vita coerente con la dottrina cattolica. Ma tutto questo è legale?
La denuncia di Shelly mostrerà fino a che punto le leggi federali sui diritti civili difendono l’orientamento sessuale, una materia su cui i tribunali delle varie zone del Paese non sono in armonia. La Chiesa Cattolica vuole introdurre una ”esenzione ministeriale” a quelle leggi antidiscriminazione che confliggono con certi divieti religiosi, ma c’è un aspro dibattito se si possa applicare o meno ai dipendenti [degli istituti cattolici] che, come Shelly, non sono consacrati.
Shelly fa notare come la Chiesa non licenzi gli insegnanti che rompono determinate regole, come quelle sulla contraccezione, il divorzio o il sesso al di fuori del matrimonio: “Ce l’hanno con le persone LGBT e sono pronti a morire in questa trincea”. E spezzeranno molti cuori, come quello di Shawn Aldrich, che ha frequentato il Roncalli come i suoi genitori, e sua moglie, e i genitori di sua moglie.
Oggi ha due figli nella scuola, e ciò che è accaduto a Shelly lo ha spiazzato: “È bravissima nel suo lavoro, e allora perché la sospensione?”. Sa bene cosa dicono sull’omosessualità i vertici della Chiesa, ma “è anche la nostra Chiesa, e tutti siamo fatti a immagine di Dio”. Lui e sua moglie porranno termine alla tradizione di famiglia: non manderanno il terzo figlio, che oggi è in seconda media, al Roncalli, “e questo ci spezza il cuore, davvero”.
* Frank Bruni è opinionista del New York Times dal giugno 2011, scrive sulle sue pagine dal 1995 e ha spaziato su un grande numero di argomenti. È stato corrispondente dalla Casa Bianca e principale critico culinario. Come capo dell’ufficio di Roma ha seguito papa Giovanni Paolo II e Silvio Berlusconi. È giunto al New York Times dal Detroit Free Press, dove è stato alternativamente corrispondente di guerra, principale critico cinematografico e opinionista religioso. È autore di tre bestseller. Nelle sue rubriche si occupa di varie tematiche: politica americana, università, cultura popolare e diritti omosessuali. Potete seguirlo su Twitter e Facebook.
Testo originale: The Catholic Church Is Breaking People’s Hearts