Non hanno conosciuto né il Padre né me (Giovanni 15,26-27.16,1-4a)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
L’amore che sgorga dal cuore di Cristo è sempre movimento: venire, mandare, procedere, dare che procede da Uno. Per questo vivere da cristiani è vivere il presente vigile. Coltivare la memoria (identità) e la speranza (il movimento) sempre partendo da quella nostra personale, intima, segreta “Galilea” che rappresenta il nostro incontro con Lui, dalla conoscenza di Lui.
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Vangelo di Giovanni 15,26-27.16,1-4a
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.