Non riesco ad accettare l’omosessualità di mia figlia
Email inviataci da Chiara, risponde Lavinia Capogna
Una madre ci scrive perché “Non riesco ad accettare l’omosessualità di mia figlia, e ci provo da 3 anni, lei ne ha 22”, nelle sue parole tutta la difficoltà di capire, di accettare e comprendere questa situazione.
Gli risponde Lavinia, una volontaria del progetto gionata, perché “quando si ha necessità di aiuto si deve chiedere e ricevere aiuto”.
Non riesco ad accettare l’omosessualità di mia figlia, e ci provo da 3 anni, lei ne ha 22. E’ talmente peggiorata, tarda a prendere una laurea triennale stupida come storia, mente, ama solo lo slash, lo yaoy, i piercing, i giochi di ruolo, non vorrei mai che fosse mia figlia: non ho la minima stima per lei che è una triste figura dark e manovrata, credo,dalla sua compagna, lesbica da sempre, mentre prima mia figlia aveva ragazzi.
Sono divorziata,quindi non posso che decidere da sola il da farsi, vorrei un indirizzo, un nominativo cui rivolgermi. Grazie dell’eventuale risposta.
Chiara
La risposta…
Cara Chiara, mi permetto di darti del tu perché dall’età di tua figlia penso che tu sia più giovane di me o che abbiamo più o meno la stessa età. Io mi chiamo Lavinia e ho 46 anni.
Hai fatto bene a scrivere a Gionata.org perché quando si ha necessità di aiuto si deve chiedere e ricevere aiuto. Io, cara Chiara, posso solo risponderti a cuore aperto.
Capisco il tuo problema e vorrei dirti che considerandolo un problema esistono nella vita tragedie e condizioni umane drammatiche e che il tuo problema si può, grazie a Dio, risolvere. L’omosessualità non è una scelta.
Restando in ambito femminile una lesbica è una donna che non sceglie di chi innamorarsi, chi le piace. L’amore sentimentale è un dono di Dio. Ci sono persone, come me,che per una rara malattia invalidante debbono rinunciarvi.
Tua figlia sta bene ,ha solo 22 anni ed è innamorata. Se si è innamorata di una ragazza non è stata una scelta, nè tanto meno un dispetto verso di te. L’amore ci sceglie e non siamo noi a scegliere l’amore.
Arriva come un raggio di sole nel mattino o un temporale che ci coglie impreparati. E’ foriero di felicità,di speranze,di trepidazione,può donare gioia. Ma esiste un amore ancora più grande: l’amore di una madre per la figlia (o il figlio) e l’amore di una figlia (o di un figlio) per la madre.
Chiara tu scrivi che non vorresti che tua figlia fosse tua figlia ma io penso che queste parole nascano dalla rabbia e dalla delusione ma non dalla tua anima. Lei ha deluso involontariamente le tue aspettative,studia poco, segue le mode,”prima andava con dei ragazzi”, tu scrivi, e ora ha una ragazza.
Ma quale figlia desideravi:una studentessa modello? Una fanciulla affascinante come Grace Kelly alla sua età? Una ragazza etero ammirata e corteggiata?
Ma forse tua figlia che studia poco, mente e segue le mode ha un problema:una madre che non la riesce ad accettare e questo le genera disagio. Se ci pensi seguire le mode o essere bugiarda non sono lati di carattere tanto gravi. Perché usi la frase “prima andava con i ragazzi” come se fosse un merito e perché poni l’accento sulla sessualità?
La sessualità fra donne non è quella dei film scandalistici ma un atto di tenerezza che ha il vantaggio di possibilità molto esigue di contrarre malattie, tra cui l’Aids, e questa è una buona notizia.
Chiara ti consiglierei tre cose:
– rivolgiti all’Agedo, l’associazione genitori di omosessuali, di cui troverai tutti gli indirizzi nel suo sito.
– rivolgiti ad una brava psicoterapeuta che aiuti te e tua figlia a risolvere e superare questo conflitto.
– Infine pensa più a te stessa, a ciò che ti piace, sei divorziata e ancora giovane e puoi incontrare l’uomo giusto per te e se sei credente confida nell’Amore di Dio.
Se vuoi facci sapere come va, tra qualche tempo. Un caro saluto.
Lavinia