“Non scandalizzatevi dell’amore”
Articolo di Giulia Gastaldo pubblicato il 10 dicembre 2012 su AlessandriaNews
Novi Ligure – E’ iniziata con un ringraziamento la celebrazione che domenica 9 dicembre (2012) nei locali della Soms di Pasturana, ha visto due giovani donne novesi scambiarsi le promesse di matrimonio: “Grazie a voi che siete qui perchè non avete il pregiudizio. – ha detto, rivolto ai presenti, don Franco Barbero – Che bella cosa essere arrivati qui! Che bello aver capito che non è il modo in cui si ama ma è l’amore ciò che conta.”
Queste le parole con cui il prete di Pinerolo, che da anni compie un percorso contro il pregiudizio e l’emarginazione delle persone omosessuali, ha voluto inziare la cerimonia, seguite immediatamente da un invito: “Impegnamoci affinché i diritti di tutte le donne e gli uomini siano riconosciuti”.
All’interno delle Comunità fondate a Torino, infatti, don Franco Barbero racconta a coloro che partecipano al percorso di fede che l’amore, ogni volta che si manifesta, indipendentemente dalla forma in cui appare ai nostri occhi, è un dono.
“Forse che un amore diverso da come le vedo io disturba il mio mondo? no lo arricchisce. – dice spiegandoci quali sono i principi secondo i quali prosegue il cammino intrapreso quasi cinquant’anni fa – Dobbiamo imparare la meraviglia del saper vedere la fioritura di diversi modi d’amare e sentire che quanto più c’è felicità e c’è amore nelle vie del mondo, tanto più diamo un apporto di resposabilità e di libertà al mondo.”
Quindi, imparare a dire e ascoltare l’amore, proprio come hanno fatto le due giovani donne che hanno voluto, dopo un percorso di un anno insieme a padre Franco e alla comunità di base di Torino, celebrare questa giornata di festa (il matrimonio, doveroso dirlo, non ha valore legale), aggiungendosi alle 340 coppie che il prete torinese ha benedetto e accompagnato negli anni.
Percorsi e gruppi di ascolto e di condivisione che si inseriscono in un movimento grande che sta coinvolgendo molte chiese in tutto il mondo (anche quella cattolica) e che ha una base teologica e di studio consistente, come spiega anche sul suo blog, che ci dice essere uno strumento fondamentale omrai per arrivare a molti.
“E’ un bel momento, questo.” ci dice sorridendo mentre racconta come lentamente la realtà cattolica si stia svegliando dai pregiudizi per non emarginare numerosi credenti che desiderano sempre più vivere in pace il loro essere cristiani-cattolici ed essere gay.
“Ma come fate a scandalizzarvi quando vedete due donne o due uomini che si baciano? – dice ai suoi amici – io vorrei che si baciasse tutto il mondo!
Mi scandalizzo quando c’è la violenza, l’imposizione, invece vedere la tenerezza nelle vie del mondo è ancora una delle cose che mi fa più vivere, anche se sono vecchio.”
Nel corso della cerimonia a Pasturana, un momento di festa intimo e semplice, ha invitato tutti a custodire l’amore come una perla ricordando che quando si è alla ricerca dell’amore, si è alla ricerca di Dio, e dopo aver diviso il pane, simbolo dei doni che Dio ha fatto agli uomini e alle donne ha pregato Dio: “Uomo, donna, eterosessuale, gay, transessuale, lesbica, italiano, straniero, ateo, credente, giovane, vecchio, cristiano, islamico, buddista, sano, malato… siamo semplicemnte tuoi figli e tue figlie.
Aiutaci ad accoglierci vicendevolmente mettendo al primo poso chi fa più fatica a vivere.”