Non voglio che la Chiesa Cattolica “tolleri” le persone LGBT, ma che le accolga davvero
Email inviataci da Marco R. del Progetto Giovani Cristiani LGBT
Mi chiamo Marco, sono un giovane di 18 anni. Sono credente e omosessuale; due aspetti della mia vita che apparentemente potrebbero sembrare inconciliabili anche se così non è. Io non sono nato con un difetto di fabbrica e sono certo che Dio mi ami per come sono.
Di difetti ne ho: sono poco flessibile, permaloso, logorroico e molto altro; sono molte le cose per le quali devo chiedere perdono all’Onnipotente. Tra queste però non rientra la mia omosessualità.
Non nascondo che ci sono rimasto molto male nel momento in cui sono venuto a sapere la decisione del Vaticano in merito alla scelta di non benedire le coppie LGBT. Nonostante il dolore che sto provando in questo periodo vorrei ragionare in modo costruttivo e non distruttivo.
Io non chiedo alla Chiesa Cattolica di “tollerare” le persone LGBT; queste infatti non hanno fatto nulla di sbagliato che necessiti la “tolleranza” da parte delle altre persone. Quello che chiedo in modo costruttivo è una piena accettazione dell’omosessualità e, più in generale, di tutte le persone appartenenti alla comunità LGBT+ che hanno già sofferto abbastanza a causa dell’ottusità di certi individui.
Ritengo che sia proprio quest’ultima la principale causa dell’odio che purtroppo è presente nella società. Penso che ognuno di noi debba scegliete tra l’odio e l’amore e con tutta la franchezza del mondo ci tengo a dire che trovo assurdo definirsi Cristiani se si sceglie la prima opzione.