Nostro nipote gay, è amato e voluto da Dio così com’è
Testimonianza Marisa e Angelo*, nonni di un ragazzo gay
Siamo nonni felici di cinque nipoti fra cui Nicola, un ragazzo di vent’ anni, omosessuale. Per molto tempo l’affettività di Nicola ci ha lasciati increduli, ne parlavamo spesso con apprensione però aspettavamo la sua futura evoluzione per meglio comprendere.
Mia figlia, avvertendo le nostre trepidazioni, con umiltà, semplicità e tanto amore ci ha accompagnato nella conoscenza ed accoglienza di nostro nipote e la ringraziamo.
Abbiamo condiviso con Nicola le sue paure, le sue solitudini, i dolorosi rifiuti dei compagni di classe che lo hanno costretto a cambiare due scuole. Si rendeva sempre più conto che la sua situazione non era accettata e veniva emarginato e deriso.
Per sostenerlo si è creato in noi ed in tutta la nostra numerosa famiglia una rete di affetti, di assoluta accettazione e condivisione che lo hanno in parte reso più forte nel superare le notevoli difficoltà. Anche i cugini lo hanno accolto con una maturità e naturalezza per noi adulti davvero sorprendenti.
In estate viviamo in montagna e spesso i nipoti e i figli ci fanno visita. Anche Nicola veniva ed ha conosciuto uno studente omosessuale della sua età ed è iniziata una profonda ed assai positiva amicizia che ha portato i due ragazzi a riconciliarsi con il mondo dal quale si sentivano esclusi. Questa relazione è divenuta amore, dono l’uno per l’altro e la loro felicità contagiava anche noi nonni rendendoci felici.
Abbiamo sempre, con mio marito, pregato il Signore mettendo Nicola ai piedi della croce affidandolo a Lui, invocando la Sua benedizione. Nicola è Chiesa è amato e voluto da Dio così com’è, come tutti noi. Lui saprà consolarlo e guidarlo nella vita.
Siamo fiduciosi perché Papa Francesco ha aperto uno spiraglio con una riflessione sull’omosessualità all’interno della Chiesa, facendo cadere il tabu pesante del silenzio e dell’omertà indicando a tutti noi come farsi prossimo secondo il Vangelo
Ci addolora però il fatto che all’interno della Chiesa, madre di tutti, ci siano ancora visioni, tradizioni, strutture sociali e mentali che generano esclusione.
Siamo consapevoli che il cammino sarà lungo ma che Gesù sarà con noi.
* Marisa e Angelo, sono una coppia di credenti praticanti da sempre in parrocchia, nell’Agesci e nei focolarini. Nonostante la loro formazione assai tradizionalista, hanno accolto l’omosessualità del loro giovane nipote con una grande apertura e lo stanno accompagnando con un amore ed una disponibilità speciali nel suo cammino umano.