Nulla da “riparare”. Sono una persona intersessuale creata a immagine di Dio
Riflessioni di H. Adam Ackley* pubblicate sull’Huffington Post (Stati Uniti) il 2 febbraio 2012, liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Gli studenti LGBT di un college cristiano (degli Stati uniti) che hanno ospitato un documentario favorevole alle terapie riparative hanno chiesto ai sopravvissuti a tali terapie di raccontare le loro storie come supporto alla richiesta della loro università di ospitare una discussione del movimento movimento degli ex-ex-gay. L’associazione SoulForce Equality Ride House di Los Angeles spiega: “È irresponsabile per la Biola University, che ha una storia di appoggio alle teorie riparative ed non offre alcun supporto agli studenti LGBT del campus su questi temi, ospitare questo documentario. …“.
Come teologo cristiano intersessuale soggetto per decenni alle terapie “riparative” sia in ambito medico che psicologico, invito i cristiani a considerare il modo di vedere dell’antico vescovo di Ippona e padre della Chiesa sant’Agostino (V secolo) nel libro XVI, capitolo 8 del De civitate Dei dove scrive: “come per gli androgini, o ermafroditi, come sono chiamati, sebbene siano rari, ma di tanto in tanto appaiono persone il cui sesso è così dubbio che rimane incerto di quale sesso prendano il nome; sebbene sia solito dare loro un nome maschile, come più adatto. Perché nessuno li ha mai chiamati Ermafroditi”.
Mentre i cristiani conservatori fanno approvare leggi di paura anti-trans e alcune lobby politiche negando che esista chi non vive in modo binario, ci sono anche lobby che puntano a legalizzare la discriminazione contro le persone LGBT, anche con questa implicita misoginia. Eppure questo antico testo cristiano (un tempo il più letto dai primi cristiani e da quelli medievali eccettuata la Bibbia) argomenta che anche chi era considerato “mostruoso” dagli antichi era stato creato da Dio ed era ugualmente parte di una famiglia umana discendente dal comune antenato umano /ha’adam/ Adamo (l’essere umano fatto di terra).
Sebbene la mia storia sia solo mia, e non può essere generalizzata con le altre storie, identità ed esperienze LGBTQ, anche se le parole di Agostino si sovrappongono alla mia esperienza e contemporaneamente al fallimento dei cristiani di dare un esempio di quanto lontano e in modo sbagliato le “terapie riparative” ci possono portare rispetto a questa originale celebrazione cristiana della diversità di genere.
Nel mio caso, la cui condizione di persona intersessuale è iniziata ad emergere fisicamente durante la pubertà (in modo congruente con il mio sentirmi maschio dalla più tenera età). Una ostetrica e una ginecologa mi ha prescritto una terapia ormonale ad alte dosi con estrogeni e progesterone per “normalizzarmi”, rendendo i miei organi interni più piccoli del normale e i miei rari cicli mensili “anormali” ma “femminili”.
Sono riuscito a “passare” come “donna” mentre insegnavo in un’università cristiana conservatrice, ma gli effetti collaterali di questi ormoni e le terapie psicologiche che ho dovuto subire per decenni per normalizzarmi (inclusi anti psicotici e farmaci contro la demenza) non hanno fatto scomparire la mia sensazione di essere un uomo gay (sebbene avessi smesso di parlarne), né di alleviare la depressione suicida che l’essere costretto ad essere una donna mi aveva causato.
I cristiani conservatori continuano ad accusare le persone che cambiano genere di “non aver provato con abbastanza forza” ad adeguarsi al genere assegnato dalla nascita. Io mi sono adeguato alle terapie ormonali e psicologiche riparative per 32 anni, ammalandomi progressivamente fisicamente e psicologicamente al punto che mi vennero dati pochi mesi di vita prima che terminassi finalmente di prendere ormoni femminili e psicofarmaci – l’ultima spiaggia per salvarmi la vita. Divenne evidente appena giunse il mio quarantottesimo compleanno che ero esattamente come affermava di Agostino.
I ricorrenti problemi di salute hanno mostrato che gli anni di trattamenti ormonali femminili “riparativi” avevano generato tumori nei miei organi interni che adesso dovevano essere rimossi – non solo i tumori, ma gli organi stessi. La terapia ormonale riparativa ha aveva soppresso la crescita maschile durante la mia pubertà intersessuale ora stava ritornando. In un anno, senza chirurgia o iniezioni di ormoni, solo smettendo di attenermi alla terapia “riparativa” di ormoni femminili, sono diventato un maschio intersessuale, e non sono più ad un passo dalla morte, ma ho una salute così robusta che insegno persino yoga. Come ha spiegato così tanti tempo fa sant’Agostino, è semplicemente un fatto che esista la differenza di genere e, nel contesto della più grande opera in cui fa questa dichiarazione, afferma che in realtà, la testimonianza della Bibbia sull’argomento è chiara: Tutte le persone sono create da Dio e hanno lo stesso valore – create dalla stessa materia (discendenti dagli stessi progenitori umani). La varianza di genere NON è un peccato, per lo meno non per gli standard cristiani.
Negare che questa esiste, comunque, o chiamarla “peccato” o “scelta” è una negazione dell’opera creatrice di Dio e dell’uguaglianza del genere umano che deriva dalla nostra origine comune (Dio). Dovrei essere così coraggioso da chiamare queste affermazioni come blasfemia.
Questa è la mia storia della terapia riparativa: sono una persona nata con una condizione medica che mi rendeva di un genere ambiguo – non ben identificato alla nascita e definito “anormale” durante la pubertà (sembra che il protagonista del romanzo Middlesex, del 2012, sia nato con la stessa mia condizione intersesuale).
Per me, le terapie riparative ormonali e psichiatriche includevano dosi massicce di farmaci psicotropi, usati per anni per “fermare” il mio corpo maschile emergente, in parte anche perché ero esclusivamente omosessuale: le terapie riparative ormonali e psicologiche, mi hanno messo in conformità con un’identità “femminile” e binaria (eterosessuale), che è preferita socialmente. Questo finché ho smesso di prendere questi medicinali a causa dei loro effetti collaterali quasi fatali, solo per farmi sentir dire dai miei datori di lavoro cristiani che “una persona così” “viola i valori cristiani”.
Non ho potuto più essere così un membro di facoltà università della mia comunità cristiano-evangelica… Per loro ero meglio morto che sano e intersessuale, questo è l’affermazione che mi hanno trasmesso molti fratelli cristiani allora e adesso – specialmente se la guarigione e la salute significa un’identità di genere che coincide con un orientamento gay. Adesso i dottori e i terapisti sconfessano le terapie riparative per il genere e l’orientamento sessuale. Facevano così anche gli antichi cristiani.
Per piacere, pensate a condividere la vostra storia per solidarizzare con i giovani LGBT nelle famiglie cristiane e nelle scuole cristiane, cosicché vedano questi tentativi di “riparare” ciò che non è rotto per quel che sono davvero – metodi inefficaci, nella migliore dei casi delle ipotesi, pericolose e non coerenti con il cristianesimo stesso.
* H. Adam Ackley, attualmente è responsabile della formazione per una hotline di aiuto per persone transgender ed è un agente di sicurezza pr ivata. Un tempo era un professore di Studi Religiosi e ministro ordinato, attualmente insegna yoga. Prima di ritirarsi dal lavoro universitario, era un professore ordinario, direttore di dipartimento e di una facoltà. E’ stato politicamente impegnato ed ha pubblicato diversi libri, capitoli e articoli con editrici universitari e in riviste accademiche, ed è un blogger sul Huffington Post USA per la sezione Religione e Voci gay dal 2013.
Testo originale: Survivors of Reparative Therapies Speak Out in Solidarity With LGBTQIA Students at Christian Colleges