“Odia il peccato ma ama il peccatore” in realtà significa “odiare”
Riflessioni di Susan Cottrell* pubblicate sul suo blog “Freedhearts” (Stati Uniti) il 10 Novembre 2017, libera traduzione di Claudia Barbarino
“Odia il peccato ma ama il peccatore”. Dove possiamo trovare questa frase? Nella Bibbia? No. È un aforisma di Gesù? Neanche. Eppure molti cristiani la spacciano per un passo delle Scritture ispirato da Dio, soprattutto quando si affronta il tema delle persone LGTB; in genere, e per giustificare il giudizio, la condanna e il rifiuto delle persone omosessuali… nel nome di Cristo. Quindi, eccoci qua, a vivere la crisi della cultura, della chiesa e della famiglia.
Il diritto al matrimonio omosessuale guadagna sempre più consenso, le chiese si svuotano e i fedeli si chiedono dove ci porterà tutto questo. C’è bisogno di ricercare la verità e che le esperienze personali scuotano i nostri cuori, ma la comunità ecclesiastica tradizionale sembra sorda al frastuono. Verso quale direzione si orienta la chiesa non inclusiva?
A chi si ispirano i Cristiani? A Gesù! No, un momento… a Gesù no. Infatti Gesù non proferisce parola sulle persone LGTB (in realtà lo ha fatto, ed in termini positivi. In sostanza, ci disse di non stare a preoccuparci degli eunuchi ̶ una minoranza sessuale rifiutata dalla società ̶ e chi può capire, capisca… Quindi no, non possono far riferimento a Gesù).
Allora, a chi possono ispirarsi per le loro frasi? A Gandhi? Sì! Sarebbe perfetto. Prendiamo lo slogan da Gandhi (che a sua volta cita Agostino “Amore per l’umanità e odio per i peccati”) invece che da Gesù (dal momento che non era contro i gay), non perché i Cristiani (integralisti) concordino con Gandhi su qualsiasi cosa, ma perché, al momento giusto, il Mahatma proclamò: “Odia il peccato e non il peccatore”.
Finalmente! Ecco una filosofia che può permearci! Ora possiamo odiare il peccato e con spirito di rivalsa, che in fondo è sempre stato un nostro profondo desiderio. Vale a dire, chi smetterebbe di odiare se godesse del supporto di Dio per continuare a farlo? Odia il peccato, a tutti i costi! E poi vai con la seconda parte, “AMA il peccatore” perché, dopotutto, siamo Cristiani!
Sì! Ora ce l’abbiamo lo slogan! Odia il peccato, ama il peccatore. Perfetto… a parte qualche problemuccio.
1) Gesù non sostiene “Odia il peccato, ama il peccatore”, tant’è vero che, al contrario, Egli asserisce, “Ama il peccatore”, punto. In realtà, noi non siamo autorizzati a chiamare gli altri “peccatori”; ed anche: “Ama il tuo prossimo”. Tutti sono il nostro prossimo. Quindi se vogliamo odiare il peccato, è del nostro stesso peccato che stiamo parlando. Beh, questo cambia tutto.
2. Gesù ribadisce che l’amore è il comandamento fondamentale e che se amiamo Dio e gli altri automaticamente rispetteremmo il resto dei comandamenti. Pensate di quanta libertà godiamo! Gesù ci chiede diverse volte di non giudicare. E dice anche di non pensare nemmeno a separare Dio dai Suoi figli. È chiarissimo su questo punto.
Volete sapere cos’è ancora più strano?
3. Gandhi in verità non dice “Odia il peccato, ama il peccatore”. Ecco cosa scrisse (nella sua autobiografia del 1929). “Odiare il peccato e non il peccatore è un concetto che sebbene abbastanza semplice da capire viene raramente messo in pratica, ecco perché il veleno dell’odio si diffonde nel mondo”[1].
Ah, quindi Gandhi non sostiene tale concetto, ma anzi spiega che è impossibile applicarlo alla realtà. Ed è vero.
Provate a chiedere a qualcuno se si sente amato da coloro che odiano il peccato che ha commesso. Vi risponderà che si sente detestato ̶ ecco perché Gandhi scrisse: è praticamente impossibile amare qualcuno e, allo stesso tempo, odiare il suo peccato.
Finiremmo comunque per giudicarlo, ci comporteremmo da ipocriti, non riusciremmo a dimenticare la questione, a lasciarla nelle mani di Dio, ma continueremmo a parlarne e a cercare di cambiarla… e “il veleno dell’odio si diffonde nel mondo” ̶ ecco cosa disse Gandhi.
L’odio è un sentimento profondo, e non è facile per gli umani controllarlo. Ci illudiamo di tenere a bada il suo fuocherello, di dominarlo, ma esso diventa sempre più rovente e finisce per bruciare tutto quanto. E noi lì impalati a chiederci cosa sia successo.
Quindi vorrei dire ai fautori della dottrina di Gandhi di considerare un altro pensiero, spesso a lui attribuito: “Mi piace Cristo, non mi piacciono i Cristiani. Non assomigliano per niente a Cristo”.
Riflettete su queste parole, meditate, fatele vostre. Prendetevi tutto il tempo che vi necessita. Lasciate che Dio le usi per farvi più simili a Gesù.
Quando le persone vi guardano, vedono il vostro Cristo o la vostra chiesa? Vedono Gesù o solo gente che reclama di parlare in Suo nome?
Quando interiorizzerete ciò… non vorrete più odiare il peccatore (spero). Penserete soltanto ad amare il vostro prossimo. Ecco la citazione giusta da fare.
[1] Citazione originale: “Hate the sin and not the sinner is a precept which though easy enough to understand is rarely practiced, and that is why the poison of hatred spreads in the world.” (Mahatma Gandhi, Autobiografia, 1929)
Testo originale: “Hate the Sin, Love the Sinner” is Really Just Hate