Oltre il Pride. I cristiani omosessuali, un ponte per riconciliarsi con se stessi
Riflessioni di Marianne Duddy-Burke* pubblicate su dignityusa.org il 6 maggio 2009, liberamente tradotte da Innocenzo
Avevo programmato di dedicare questa riflessione alle celebrazioni per i quarant’anni di vita di DignityUSA (ndr l’associazione dei cattolici omosessuali degli Stati Uniti) e alle tante iniziative che ha portato avanti in questi anni. Ma proprio quando ho acceso il computer per iniziare a scrivere, il mio telefono ha iniziato a squillare.Mi chiamava una donna cinquantenne di una piccola città nel nord-est degli Stati Uniti che mi ha raccontato di aver fatto parte, per un anno, di Courage (organizzazione che promuovere la castità come unica possibilità di vita per le lesbiche e i gay cattolici).
Solo recentemente ha compreso che lei si meritava una vita più ricca rispetto al celibato e ad un esistenza che ha vissuto, sino ad ora, vergognandosi della sua omosessualità. Era alla ricerca di qualcuno con cui parlare e di una realtà cattolica che le fosse di sostegno nella sua ricerca di una vita più ricca, una vita che potrebbe includere, nel futuro, anche una relazione d’amore con un’altra donna.
Come abbiamo iniziato a parlare insieme ha pianto e mi sono resa conto che questo è l’altro lato delle celebrazioni del Pride per lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT).
Facciamo grande festa nel sostenere la nostra marcia verso la piena parità nella comunità cattolica e nel far crescente ed emergere i cattolici disposti a sfidare, nella chiesa, quella gerarchia che si nasconde dietro un’odiosa retorica. Cerchiamo di onorare il lavoro di coloro che hanno fatto si che, oggi, i giovani cattolici possano comprendere e accettare il loro orientamento sessuale o l’identità di genere con molta meno vergogna e senza i tanti traumi che, tanti di noi, abbiamo dovuto subire. Dobbiamo mostrare apprezzamento per le tante persone eterosessuali che sfileranno con noi nelle strade e che camminano ogni giorno con noi. Rallegriamoci per le molte migliaia di vite umane che sono state trasformate in questi quarant’anni di vita dal cammino per i credenti omosessuali di DignityUsa.
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* Marianne Duddy-Burke di Boston (STati Uniti) nel 1993 è stata la prima donna ad essere eletta presidente di Dignity/USA e nel 2000 è stata nominata direttore esecutivo di Dignity/USA
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Testo originale: The Continuing Journey to Wholeness: DignityUSA and LGBT Pride Month