Omosessuale e cattolico? Si può, parola di Castellani, Vescovo di Lucca
Articolo di Marco Tirinnanzi pubblicato sul sito de lagazzettadilucca.it il 4 aprile 2016
“Un messaggio di accoglienza, una Chiesa che possa guardare ed aprirsi alle esigenze di tutti“. Partiamo dalla fine, dalle domande poste all’arcivescovo di Lucca alla presentazione della X^ edizione degli Incontri in San Martino, un ciclo di conferenze a cadenza annuale con le quali l’arcidiocesi di Lucca propone alla città intera occasioni di approfondimento e riflessione su tematiche di largo interesse.
La Gazzetta domanda a monsignor Castellani se si può essere gay e cattolici nella Chiesa di oggi e l’arcivescovo non si tira indietro sorprendendo i colleghi giornalisti presenti alla conferenza.
“Conosco un gruppo cristiano omosessuale di Firenze, Kairos, con il quale sono in contatto – ha spiegato l’alto prelato lucchese – perché mi fa partecipe dei propri dubbi legati alla religione cattolica. Io non mi tiro indietro, così come ascolto e do conforto a persone sole che hanno problemi di sieropositività“.
Quest’anno le conferenze, si soffermano sulla chiusura individualistica tipica della società post-moderna, l’analizzare tre dimensioni “Dio a modo mio”, “Amore a modo mio”, “Corpo a modo mio”, alla base della natura dell’uomo.Intento della Curia lucchese è quello di discuterle per porre fine a quella autoreferenzialità, a quell’egoismo, tipici dell’essere umano.
Tre incontri per tre venerdì (8, 15, 22 aprile 2016) alle 21 nel salone dell’arcivescovato dove le tematiche verranno trattate separatamente, con il supporto e la competenza di esperti e docenti universitari.
Primo incontro a tema “Dio a modo mio”, con la partecipazione di Paola Bignardi, coordinatrice progetto giovani Istituto Toniolo di Milano, che ha partecipato al lavoro di una recente indagine sociologica portata avanti dall’Università Cattolica di Milano sulla fede dei giovani (20-30 anni) in Italia.
A seguire, il venerdì successivo, “Corpo a modo mio”, con Susy Zanardo, docente filosofia morale Università Europea di Roma, attenzione focalizzata sulla sessualità, sulla identificazione e l’appartenenza di genere.
Terzo ed ultimo tema “Amore a modo mio” con Laura Turuani, psicoterapeuta Istituto Minotauro di Milano, con valutazioni di quanto quella specifica relazione possa sostenere la realizzazione del proprio progetto di crescita.
Interessante, tra gli altri, lo studio della Bignardi con l’Università Cattolica, che mette in risalto la necessità dei giovani di oggi di usufruire di un compendio ad personam di religioni, pizzincando qua e là tra le molteplici e variegate confessioni per crearsi un “Dio a modo mio”, appunto, vissuto in maniera propria, del tutto indivuduale.
E vuol proprio approfondire e comprendere questo modus operandi di vivere la fede don Piero Ciardella, responsabile della cultura dell’Arcidiocesi che, nel suo intervento, ci tiene a sottolineare “l’aspetto fondamentale della condivisione, della centralità del dialogo e del confronto, su aspetti nevralgici della vita di ognuno di noi, come le relazioni interpersonali d’identità, amicali ed affettive”.