La diocesi francese di Metz in dialogo su omosessualità e transessualità
Articolo di Séverine Dangin pubblicato sul sito Franceinfo (Francia) il 10 novembre 2022, liberamente tradotto da Emanuele
Sebbene oggi non siano più argomenti tabù, l’omosessualità e la transessualità causano ancora tensioni e incomprensioni all’interno della Chiesa cattolica. Per cercare di porvi rimedio, la diocesi di Metz nella regione della Mosella ha organizzato una giornata di confronto sabato 21 gennaio 2023.
Per la diocesi di Metz (Francia), nella Mosella, tutti hanno un posto nella Chiesa. Aprire il dialogo, eliminare i dubbi per comprendere meglio e accogliere meglio le persone omosessuali e transgender e le loro famiglie è la missione affidata ad Anne Rizoulières, laica, animatrice pastorale del servizio diocesano per la pastorale familiare. Dal 2018 organizza incontri dedicati a questi temi, come la giornata di confronto di sabato 21 gennaio 2023.
A chi è rivolta questa giornata di confronto?
Innanzitutto alle persone omosessuali e transgender. La Chiesa deve parlare a loro. Dio le ama, Dio le accoglie, fanno parte della Chiesa e questa è una realtà. Ci sono anche persone che soffrono, genitori che non capiscono, fratelli e sorelle che non sanno quale posizione assumere.
Anche loro devono essere in grado di comprendere meglio la situazione del loro famigliare per poterlo accompagnare al meglio. E poi ci sono gli operatori pastorali, come i preti, i diaconi, le catechiste, i capi scout, ecc. Costoro sono chiamati ad accogliere le persone omosessuali, ma non sempre sanno come fare, come integrarle. È un’opportunità per dialogare e ricordare loro quello che la Chiesa autorizza o no.
La Chiesa cattolica ha cambiato posizione?
No, purtroppo. La dottrina della Chiesa rimane per il momento una condanna degli atti omosessuali, ma non dell’omosessualità, poiché questa non è una scelta. Ciò che la persona fa nella sua vita privata non ci riguarda e non abbiamo il diritto di giudicarlo! Dio ama ogni persona così com’è, non come questa vorrebbe essere o come noi vorremmo che fosse!
Questa è la nostra fede più profonda e ci sembra che questo sia il messaggio del Vangelo. Speriamo e preghiamo per un’evoluzione della Chiesa. Con Papa Francesco, il discorso della Chiesa sulle persone omosessuali si è evoluto. Il papa ci ha ricordato che, in quanto figli di Dio, le persone omosessuali fanno parte della Chiesa.
La mentalità dei fedeli sta cambiando?
Le menti si stanno gradualmente aprendo, ma è molto doloroso e c’è ancora un enorme lavoro da fare. Per molti si tratta di una grande ignoranza in materia, che provoca paura. C’è confusione, alcune persone non riescono a capire che non si tratta di una scelta.
Le frange tradizionaliste o integriste della Chiesa continuano a rifiutare l’omosessualità e la transessualità e a condannarle. Leggono la Bibbia alla lettera e dimenticano il rispetto per la persona. All’interno della Chiesa stessa, c’è una grande diversità nel modo di accogliere le persone.
Alcuni preti sono perfettamente aperti a questa domanda e intendono integrare queste persone nella Chiesa come qualsiasi altro battezzato, mentre altri purtroppo sono ancora impigliati nelle loro paure e fanno resistenza. Ce ne rammarichiamo perché per noi questa postura è totalmente contraria al Vangelo.
Oltre a questi incontri annuali, a Metz dovrebbe essere presto istituito un gruppo di discussione mensile.
Testo originale: Eglise : homosexualité et transsexualité, un diocèse ouvre le dialogue