Onorevole Meloni ma che c’entra il covid con la legge contro l’omofobia
Riflessioni di Massimo Battaglio
Ieri, in Parlamento, si è finalmente materializzata l’on. Meloni (Fratelli d’Italia). Finora non era ancora intervenuta a proposito del ddl Zan contro l’omotransfobia. E non lo ha fatto nemmeno questa volta. Il suo intervento si è svolto durante l’informativa del Governo sull’ultimo DPCM relativo al covid. Ma lei ha fatto una sintesi.
Ecco il suo intervento::
<< Il 28 agosto. La Cirinnà tuona! “a settembre non daremo tregua sulla legge contro l’omofobia”. Ma siete sicuri che gli omosessuali di questa Nazione non avrebbero voluto vedervi al lavoro per difendere le loro attività piuttosto che su questa roba qui? Siete sicuri? >>
Nel comunicare che, in questa Nazione, esistono 330.000 imprese di ristorazione e 3.000.000 di persone omosessuali, penso di fare cosa utile a ricordare che molte delle suddette imprese sono gestite proprio dalle sullodate persone.
E spesso, oltre ai problemi connessi al covid, ne hanno altri in aggiunta, come si evince dall’elenco che riporto qui di seguito:
- 13/10/2020: Torino: Daniela Pantaleo, parrucchiera, si vede recapitare in negozio un biglietto con scritto “sei una lesbica di merda”.
- 06/10/2020: Torino: Stefano e Gaetano, pizzaioli, ricevono una lettera di insulti omofobi nel proprio locale, in cui un anonimo dichiara che non andrà mai a mangiare da loro perché, in quanto gay, portano l’aids
- 28/09/2020: Ravenna: Sritte omofobe contro il presidente di Arcigay sulla vetrina del suo studio professionale
- 18/08/2019: Barletta: Daniele, operatore turistico 25enne, è aggredito in pubblico da un collega con insulti e sputi
- 28/08/2018: San Vendemiano (TV): Matteo Della Libera è un artista che realizza anche stage didattici per bambini. Il Comune gli revoca un progetto di collaborazione con le scuole elementari perché è gay
- 28/08/2018: San Vendemiano (TV): Non contenti dell’iniziativa di cui sopra, gli amministratori comunali revocano l’uso di una sala mostre allo stesso Matteo Della Libera, che nel frattempo è sempre gay.
- 01/07/2018: Massa: Sulla vetrina della libreria Alidicarta, compare una scritta omofoba, evidentemente indirizzata ad Alberto, il titolare, che è appunto gay
- 18/06/2018: Roma: Valentina, lavoratrice in proprio con partita IVA, offre suo servizio a un’azienda. Risposta: “ci servono maschi, non donne mancate”.
- 10/08/2017: Roma: Andrea e Simone gestiscono una scuola di danza. Dopo l’ennesima devastazione dei locali, sono costretti a chiudere.
- 31/07/2016: Rossano Calabro: Il Comune revoca il concerto de “Le Rivoltelle” perché le musiciste sono lesbiche.
- 30/07/2016: Ischia: Marinella gestisce un salone da parrucchiera. Entra una famiglia al completo, madre, padre e figli. Si accomodano ma scappano subito perché si accorgono che Marinella è trans.
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I puntini stanno per tutti gli episodi di cui non siamo a conoscenza ma che, sicuramente, andrebbero aggiunti al già lungo elenco, cara Giorgia, che neghi il pericolo del covid salvo poi usarlo contro le persone omosessuali.