Sei un ragazzo gay che non ha bisogno di prediche ma di amici di cammino
Email inviataci da Marco, risponde suor Stefania Baldini delle Suore domenicane Unione di San Tommaso di Firenze
Salve. Qui é un ragazzo di 16 anni che vi parla. Mi chiamo Marco e fra poco comincerò il terzo anno di scuola superiore. La mia vita esternamente può sembrare normale e monotona, ma dentro di me sono pieno di pazzia e disperazione. Da Novembre del 2017 ho scoperto di essere gay e per me é stato un duro colpo accettare quest’orientamento, anche se sono aiutato da una psicologa che mi segue da circa 3 anni.
Ho cercato di convertirmi all’ateismo non seguendo più la Messa e negando la Bibbia. Quest’anno ho ricevuto anche molte delusioni d’amore, e sentivo che in me c’era un vuoto che non riuscivo a colmare. Ho pensato che quel vuoto era proprio Dio che mi voleva riportare alla Fede. Infatti fino a due settimane fa sto ricominciando ad ascoltare la Messa, anche se il nuovo prete della mia Chiesa conosce la mia situazione dato che ad una confessione, che fui costretto a fare da mia madre ad Aprile (lei non sa che sono gay, mentre mio padre si e mi ha accettato), gli chiesi “Si può essere cristiani e omosessuali?” e lui rispose “Dio ci odia per quello che facciamo e non per quello che siamo! È come se io dicessi che Dio mi odia perché sono talmente alto che sarei capace di rubare.”
Gli aggiunsi anche che faccio un percorso psicologico e lui concluse allora con “Un percorso psicologico serve almeno per calmare questi desideri!“, purtroppo non potevo contraddirlo perché in confessione e c’erano anche altri fedeli ad attendere. Lo salutai e non lo vidi ovviamente per mesi, dato che a quei tempi mi definivo ateo.
Mi sono confessato in seguito (sempre per costrizione, ma questa volta ero anche io curioso di ascoltare un parere diverso) da un prete di un’altra parrocchia, quest’estate. Quando gli spiegai delle mie tendenze omosessuali, lui subito mi strinse le mani con sguardo pieno di pietà e mi rispose “Tu devi vivere la tua vita nutrendo le tue passioni e facendo del bene agli altri. Se vuoi dirlo a tua madre, dillo! Ti sentirai deriso o denigrato ma sappi che non devi mai essere invidioso di ciò che gli altri possono avere e tu no, ma vivere appunto facendo del bene.” gli chiesi se potevo avere relazioni e lui mi fece un triste cenno di no. Alla fine mi salutò con “Buona fortuna. E ricorda che ogni volta che cadrai, Dio sarà sempre pronto a rialzarti!”
Dopo quest’esperienza ho deciso di interpretare la Fede Cattolica in modo diverso, proprio come voi. Il problema é che ci sono sempre cattolici conservatori, i quali fanno vere e proprie minacce. “Brucerai nel fuoco eterno“, “sodomita“, “il tuo desiderio é causato da un padre assente e una madre dominante“, “I santi che hanno visto l’inferno hanno detto che la sodomia é la causa principale di dannazione eterna!“, “coloro che si dicono cristiani e accettano l’omosessualità sono Massoni!”. Non vi dico altro perché ovviamente ci sono offese peggiori o addirittura chi accetta la morte per i gay che compiono atti “contro natura“.
Potete per favore farmi tornare ad avere fiducia nella religione Cattolica senza andare in conflitto con il prete della mia chiesa e praticando l’omosessualità mettendola allo stesso piano dell’eterosessualità? Secondo voi veramente i preti cattolici la interpretano bene la Bibbia? Andrò veramente all’inferno?
Ho molta paura per quello che può succedermi dopo la morte. A volte piango perché la vedo come una cosa irrisolvibile, dato che non sono io a controllarla rispetto al ladro che ruba o all’assassino che uccide. Ringrazio chiunque mi aiuti. Un abbraccio caloroso a tutti voi!
La risposta…
Carissimo, ho letto la tua lettera e lentamente mi è cresciuto il desiderio di scriverti. Sei tu che ti offri all’amicizia, sei tu che fai un dono molto raro e devo dirti grazie. Pensavo in questi giorni che è molto più facile dare una mano ad un altro, che chiederla quando sei in difficoltà.
Mi presento subito perché così sei libero di interrompere la lettura e cancellare tutto. Il 14 gennaio ho compiuto 87 anni, sono suora domenicana, sono amica delle persone che fanno parte di Kairos, il gruppo di cristiani omosessuali di Firenze, e anche di altre che ho incontrato negli ultimi anni, avendo partecipato a incontri nazionali ecc. Sono molto grata a tutti loro per avermi accolta e invitata a partecipare alle loro riflessioni. E non è poco.
La tua fatica la intuisco e mi fa proprio male perché è provocata dalla stupidità e disumanità di una cultura sia religiosa che laica, che si chiude in schemi rigidi e escludenti, e che condiziona anche chi si accorge di quanto sia sterile e falsa.
Credo tu abbia ragione a rivendicare il diritto al Cristo dei vangeli, che insegna ai suoi amici a cogliere le sfumature preziose presenti in tanti “invisibili”, che si lascia stupire dalla sapienza di tante creature, che soprattutto spinge lo sguardo dei suoi sempre oltre, in un respiro ampio e in un abbraccio universale.
Sai, Marco, tu non hai bisogno di sentire prediche, che siano consolatorie o piene di consigli, più o meno illuminati.
Tu hai bisogno urgente di scoprire la bellezza che hai dentro, i sogni di apertura a una vita che sarà vera perché libera da egoismi e aperta all’ascolto del mistero dell’altro.
Stai con gli amici, cercane di nuovi, come hai fatto con il tuo scritto che ha sicuramente raggiunto persone attente e pensose.
Grazie ancora e coltiviamo tutti insieme tanta pace e coraggio.
Un abbraccio. suor Stefania