Ora non siamo più sole. Dalla veglia di Torino
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Testimonianza di Catia e Stefania del gruppo Il Pozzo di Sicar di Torino sulla Veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia (Torino, 13 Maggio 2024)
La veglia di lunedì 13 maggio 2024 è stata la prima veglia per il superamento dell’omobitransfobia celebrata in una chiesa cattolica di Torino.
Ci siamo chieste cosa ci rimarrà di questa importante serata e ci siamo risposte che principalmente abbiamo acquisito la piena consapevolezza di non essere sole nel nostro cammino di omosessuali credenti.
Una veglia riuscita, in cui ognuno di noi del gruppo Il pozzo di Sicar, ha portato un pezzo di sé, una propria abilità, la voglia di fare, di esserci, di testimoniare e di pregare insieme.
Il fatto di poter celebrare la veglia in una chiesa cattolica ci ha fatto piacere, vedere tanta partecipazione anche.
Gli amici che hanno risposto all’invito ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato anche a superare commozione e nervosismo.
Questa veglia, così, ci ha in parte ripagato dei momenti difficili. Gli amici intervenuti (laici e consacrati) hanno sanato qualche ferita, ci hanno rese più consapevoli del loro appoggio, quindi più forti e pronte a superare nuove sfide e hanno sicuramente accompagnato, in un certo senso, il dolore di chi è stato vittima in qualsiasi modo di omofobia.
Tutti noi in modi diversi, più o meno gravi, abbiamo subito attacchi omofobi e poter pregare insieme in ricordo dei molti colpiti come noi è stato consolatorio.
Per chi ha partecipato come “spettatore”, passateci il termine, è stato illuminante e arricchente, così ci hanno detto le nostre amiche e i nostri amici che si sentono ancora più vicini a noi.
Il fatto che il nostro vescovo ausiliare don Alessandro Giraudo abbia presieduto la veglia ci ha fatto sentire vicini i nostri sacerdoti, la diocesi, la Chiesa, le nostre comunità.
Inoltre la collaborazione fra i componenti dei nostri gruppi LGBT+ per la preparazione della veglia è stata feconda e soddisfacente e ha cementato l’amicizia fra noi.
Il “fare insieme ” ci rende più forti e più sereni, pur con le nostre differenze, pronti a continuare il cammino intrapreso in questa memorabile serata che, ci siamo dette, ricorderemo negli anni a venire anche con gratitudine.
> Maggio 2024. Le città dove si veglierà per il superamento dell’omotransbifobia