“Ora vado da colui che mi ha mandato…” (Giovanni 16:5-11)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Quando vediamo un film, sappiamo che è ben riuscito se gli effetti speciali “non si vedono”, se gli attori sono così bravi da sembrare realmente i personaggi che interpretano: se, insomma, la finzione è prossima alla verità. Allo stesso modo, per credere che Cristo sia presente nella nostra quotidianità è stato necessario che Lui sparisse: esattamente come il seme che, per dare frutto e generare una pianta, deve essere sepolto sotto la terra e deve “morire” affinché la pianta in esso custodita possa nascere e sbocciare.
Dal Vangelo secondo Giovanni 16:5-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.