Ottobre/Marzo 2024 a Firenze la pastorale familiare diocesana organizza “4 passi di inclusione” su “vite, fede, linguaggi e persone LGBT+”
L’Arcidiocesi di Firenze e il Coordinamento per una Pastorale di Inclusione del Centro Diocesano di Pastorale familiare propongono “Quattro passi di inclusione” un percorso in 4 tappe per condividere “conoscenze, esperienze, difficoltà, linguaggi”.
Sabato 26 ottobre 2024, alle ore 17 – Teatro parrocchiale di S. Maria al Pignone su “La famiglia – le famiglie, oggi, modelli culturali e esperienze pastorali” con don Simone Bruno, psicoterapeuta e direttore editoriale di Edizioni San Paolo, e la testimonianza di Francesca e Annamaria. E’ prevista la presenza dell’Arcivescovo Gherardo Gambelli e la partecipazione di Kairos, gruppo di cristiani LGBT+ e loro familiari di Firenze.
Venerdi 22 novembre, ore 21 – Teatro parrocchiale di s. maria al pignone su “Fede, Bibbia e omosessualità. La parola e luce ai nostri passi” con don Gianluca Carrega, biblista della diocesi di Torino
Sabato 1 marzo, ore 17 – Al teatro Nuovo sentiero della Parrocchia di Rifredi incontro su “Sessualità e vita di fede. Quali sfide per l’etica cristiana” con don Roberto Massaro, moralista della Diocesi di Conversano-Monopoli
Sabato 29 marzo – “Identità di genere. Fede scienza e cultura in dialogo” con la prof.ssa Lucia Vantini filosofa e teologa del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI)
Ogni evento sarà registrato e sarà disponibile anche sul canale You Tube di ToscanaOggi
Tutti sono invitati/e. Todos, todos, todos sono benvenute/i
Il Coordinamento per una pastorale di inclusione, istituito nel settembre (2023) all’interno del Centro della pastorale familiare della Arcidiocesi di Firenze, ha elaborato questa proposta che è rivolta a tutte le persone della Chiesa fiorentina, e non che si vogliono impegnare perché nessuno si senta pre-giudicato, discriminato o rifiutato, in nessun ambito: religioso o associativo, lavorativo o ricreativo, a causa del proprio stato civile, del proprio orientamento affettivo o della propria identità di genere. Perché il tema dell’inclusione, del rispetto, del riconoscimento delle persone LGBT+, oggi, è di sempre più evidente rilevanza.
Tutti gli incontri prevedono una testimonianza da parte di persone direttamente coinvolte, nelle loro vite di fede e di famiglia, con i diversi temi proposti. Siamo convinti che il confronto con la realtà, anche con le singolarità di alcuni casi concreti, aiuti a superare le barriere costituite dal ragionamento su “categorie” astratte. Si prevede anche uno spazio di dialogo con i relatori. Dove possibile il dialogo potrà svolgersi in stile sinodale.
Questi passi servono ad avviare un percorso, è evidente che occorre ben altro per rendere tutte le nostre comunità “porte aperte” alla inclusione di ciascuna persona e “semi di Vangelo” che favoriscano nella società tutta la accoglienza e il riconoscimento di cui tutte e tutti abbiamo bisogno. Intanto una conoscenza di base sui temi proposti e un linguaggio comune per dialogare può essere una prima utile tappa di un cammino condiviso.