Papa Francesco ringrazia suor Jeannine per il suo impegno pastorale con le persone LGBT
Articolo di Jim McDermott* pubblicato sul sito del settimanale gesuita America (Stati Uniti) il 7 gennaio 2022, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Papa Francesco, in un nuovo gesto di sostegno verso le persone LGBT cattoliche e chi si spende per loro, il 10 dicembre scorso ha spedito una lettera manoscritta a suor Jeannine Gramick SL, cofondatrice dell’apostolato cattolico New Ways Ministry.
Suor Gramick ha celebrato i cinquant’anni del suo ministero a fianco delle persone LGBT, e questo è il motivo per cui il Papa le ha scritto, congratulandosi con lei in spagnolo per i suoi “cinquant’anni di vicinanza, compassione e tenerezza” in un ministero svolto “nello ‘stile’ di Dio”.
Questa lettera è l’ultima di una serie di messaggi indirizzati a persone omosessuali cattoliche e a chi si batte per i diritti LGBT.
Il Pontefice ha lodato suor Jeannine per la sua capacità di soffrire per amore: “Non ha avuto paura della ‘vicinanza’, e si è resa vicina ‘soffrendo con’ e senza condannare nessuno, ma con la ‘tenerezza’ di una sorella e di una madre. Grazie, suor Jeannine, per la sua vicinanza, compassione e tenerezza”.
Fin dall’inizio della loro opera i due fondatori di New Ways Ministry, suor Jeannine e padre Robert Nugent SPS, hanno incontrato resistenze, da parte della gerarchia, verso le iniziative che offrivano a livello nazionale, miranti a istruire i cattolici sulla scienza, la sociologia e la teologia dell’omosessualità.
Alcuni vescovi statunitensi fecero pressione sull’ordine di suor Jeannine perché le proibissero di dedicarsi a questo ministero. Quando l’ordine si rifiutò di farlo, la Congregazione per la Dottrina della Fede iniziò un’indagine, durata undici anni, sfociata in una notifica che stabiliva che i due cofondatori di New Ways Ministry presentavano l’omosessualità in modo da non rappresentare adeguatamente “il male intrinseco degli atti omosessuali e il disordine oggettivo dell’inclinazione omosessuale”, e proibiva loro ogni lavoro pastorale con le persone LGBT.
Un anno dopo, suor Jeannine descrisse la sua esperienza con il Vaticano dicendo di sentirsi come una donna malmenata. Il Vaticano le impose di astenersi dal parlare dell’indagine, al che rispose “Dopo aver trovato la mia voce per raccontare la mia storia, ho deciso di non collaborare alla mia oppressione, che consiste nel conculcare un diritto umano basilare”. Finì per lasciare la sua comunità religiosa, le Suore Scolastiche di Nostra Signora, per entrare nell’ordine delle Suore di Loreto ai Piedi della Croce, e continuare così il suo ministero.
Il mese scorso [dicembre 2021], poco dopo che la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi aveva rimosso dal suo sito web il link a un webinar di New Ways Ministry, l’apostolato americano ha reso noto che papa Francesco aveva scritto due lettere per congratularsi del loro ministero; il link al webinar, di conseguenza, è stato ripristinato.
Nelle due lettere in questione Francesco, riferendosi a suor Jeannine, scrive di sapere “quanto ha sofferto”, e la descrive come “una donna coraggiosa, che prende le sue decisioni in spirito di preghiera”.
Secondo suor Jeannine, molti cattolici vedranno in queste lettere un’approvazione del suo ministero da parte dell’istituzione, e da qui in avanti sarà più difficile, per i vescovi e altri cattolici “che non apprezzano l’opera di New Ways Ministry fare delle osservazioni offensive”.
Pochi giorni fa Francis DeBernardo, direttore esecutivo di New Ways Ministry, parlando del Papa ha detto “Noi crediamo che voglia dare voce alle persone LGBTQ”.
Suor Jeannine, tuttavia, non crede che questa lettera rappresenti una sorta di “riabilitazione” della sua vita e del suo ministero, perché la sua idea è sempre stata quella di compiere l’opera della Chiesa: “Ho sempre sentito lo Spirito Santo che mi guidava”.
“È stato bellissimo riceverla, naturalmente, ma il passo scritturale che mi è venuto in mente è questo di Giovanni: ‘Non vi chiamo servi, ma vi chiamo amici’” dice riferendosi alla lettera: “Mi sento così, come se avessi ricevuto una lettera da un amico. Penso sia questa l’intenzione di papa Francesco, che viviamo così. E spero che noi, in quanto popolo di Dio, possiamo essere una comunità di amici”.
Testo completo della lettera di papa Francesco:
10 dicembre 2021
Suor Jeannine Gramick SL
Cara sorella, molte grazie per la sua lettera. Mi ha fatto molto piacere ricevere la notizia del suo cinquantesimo anniversario.
La sua lettera mi fa venire in mente “lo stile” di Dio… Dio ha il suo proprio stile per comunicare con noi, stile che potremmo riassumere in tre parole: vicinanza, compassione e tenerezza.
E ripenso ai suoi cinquant’anni di ministero, cinquant’anni in questo “stile di Dio”, cinquant’anni di vicinanza, compassione e tenerezza.
Non ha avuto paura della “vicinanza”, e si è resa vicina “soffrendo con” [compassione] e senza condannare nessuno, ma con la “tenerezza” di una sorella e di una madre.
Grazie, suor Jeannine, per la sua vicinanza, compassione e tenerezza.
Prego per lei. Non si dimentichi di pregare per me. Saluti a Yayo (Obdulio).
Gesù la benedica, e la Santa Vergine la protegga. Fraternamente. Francesco
* Jim McDermott SJ fa parte della redazione di America.
Testo originale: Pope Francis praises Sister Jeannine Gramick’s 50 years of L.G.B.T. ministry in handwritten letter