Papa Francesco salvaci dalla campagna anti-gay dei Vescovi polacchi
Lettera inviata da uno dei referenti dei gruppi di Cristiani GLBT della Polonia, liberamente tradotta dal progetto Gionata
Cari amici, sono membro di un’organizzazione polacca per le persone LGBT che sono anche cristiani e cercano di riconciliare la loro identità e la loro fede. Vi scrivo per esprimervi una grande preoccupazione. Questa Domenica (29 dicembre 2013), su decisione dell’Episcopato Polacco, i parroci in tutta la Polonia leggeranno una condanna assai forte dell’omosessualità durante la messa Domenicale.
Le conseguenze di questa azione da parte della Chiesa cattolica polacca saranno sicuramente di lunga durata. Avranno conseguenze profondamente sulla gioventù polacca. Alcune persone potranno trovare in questa iniziativa una forte giustificazione per la violenza anti-gay.
Non è tradizione per i vescovi polacchi condannare eventuali problemi sociali a Natale. In realtà, non abbiamo mai visto la chiesa polacca condannare neanche la povertà con la stessa forza e in altre occasioni.
Tuttavia, di recente diversi sacerdoti polacchi sono stati accusati di aver effettuato abusi sessuali, da lungo tempo, sui bambini delle loro parrocchie, come la stampa ha rivelato nel mese di novembre. La chiesa cattolica polacca prontamente provveduto a reindirizzare l’indignazione pubblica attaccando l’etichetta di pedofili agli uomini gay e alla comunità LGBT in generale. Una insidiosa azione che potrà suscitare quella violenza anti-gay simile a quella che si sta già verificando in Russia.
Mi chiedo se c’è un modo per accertare se questa “Lettera pastorale” è un atto indipendente progettato dalla Chiesa cattolica polacca, o se è stata prodotta con l’approvazione di Papa Francesco?
Se quest’ultima è stata redatta senza informarlo, mi chiedo se c’è un modo per comunicare e chiedere a Papa Francesco d’intervenire. Un Gruppo polacco di cristiani LGBT ha già inviato una lettera a Papa Francesco nel mese di agosto 2013, ma non ha ricevuto ancora alcuna risposta.
Finora sembra che Papa Francesco consideri la Polonia come un parco giochi dei vescovi polacchi. Speriamo che il tempo potrà dimostrare il contrario. Ancora una volta, apprezzeremo qualsiasi aiuto e sostegno.