Papa Francesco scrive a padre Martin per incoraggiarlo nel suo cammino pastorale con le persone LGBT
Articolo di Gerard O’Connell* pubblicato sul sito del settimanale gesuita America (Stati Uniti) il 27 giugno 2021, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Ancora una volta papa Francesco ha incoraggiato il lavoro pastorale svolto tra la comunità LGBT da padre James Martin SJ, e lo ha fatto con parole valide per chiunque intenda dedicarsi a tale lavoro. Tutto questo alla vigilia di un webinar sull’accoglienza delle persone LGBT tenuto dallo stesso padre Martin.
Alcune settimane fa padre Martin, che è redattore del nostro settimanale, aveva informato privatamente il Papa della conferenza online che stava organizzando, spiegandone lo scopo; come risposta, ha ricevuto dal Pontefice un messaggio scritto a mano in spagnolo, datato 21 giugno, che esprime incoraggiamento e sostegno per il suo ministero.
Come tutti sanno, Francesco è solito telefonare: meno nota è la sua abitudine di spedire lettere scritte personalmente da lui a mano, di solito in spagnolo, e spesso in risposta a messaggi a lui diretti.
Anche se a volte chiede che il contenuto delle lettere rimanga privato, solitamente lascia decidere a chi le riceve se rendere o meno noto il loro contenuto. Padre Martin, dopo essersi consultato con alcune persone vicine al Pontefice, ha deciso di rendere nota la risposta al suo messaggio.
Il primo paragrafo della lettera, che parla del nipote di padre Martin, che come cresimando ha scelto il nome Francisco, ha un tono famigliare e personale, con un tocco di humour; il resto della missiva, invece, fa riferimento al ministero LGBT del padre gesuita, che comprende anche il webinar di cui sopra.
Francesco è ben informato sul ministero di padre Martin, che ha sempre incoraggiato, anche con un significativo gesto pubblico, vale a dire l’udienza privata che gli ha concesso il 30 settembre 2019 nella biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.
La sua lettera può essere compresa nella medesima luce. Francesco si rivolge a padre Martin come “Querido hermano” (Caro fratello) e si complimenta con lui per il suo lavoro: “Voglio ringraziarla per il suo zelo pastorale e la sua capacità di stare vicino alle persone, la stessa capacità che aveva Gesù, che riflette la prossimità di Dio”.
Francesco ricorda a padre Martin “Il nostro Padre Celeste avvicina con amore tutti i suoi figli, tutti e ciascuno [di essi]. Il suo cuore si apre a tutti e a ciascuno. Egli è il Padre”.
Qui il Papa vuole sottolineare ancora una volta che l’amore di Dio non esclude nessuno, il medesimo concetto che ha ribadito il 17 settembre 2020 ricevendo i genitori di figli LGBT: “Dio ama i vostri figli così come sono”.
Nella sua lettera papa Francesco ripete ciò che ha detto molte volte: “Lo ‘stile’ di Dio comprende tre aspetti: la vicinanza, la compassione e la tenerezza, attraverso cui Egli si rende sempre più vicino a ciascuno di noi”.
Facendo esplicito riferimento al “lavoro pastorale” di padre Martin, il Pontefice nota che “Vedo che lei cerca sempre di imitare questo stile divino. Lei è un sacerdote per tutti gli uomini e le donne, proprio come Dio è un padre per tutti gli uomini e le donne”.
È significativo come Francesco incoraggi padre Martin a portare avanti il suo ministero: “Prego per lei, perché continui su questa strada, ad essere prossimo e pieno di compassione e tenerezza”.
Concludendo la lettera, papa Francesco offre parole di incoraggiamento a tutte le persone di cui il padre gesuita americano si prende cura nel suo ministero: “E prego per i suoi fedeli, i suoi ‘parrocchiani’, e per tutti coloro che il Signore pone [sul suo cammino], perché possa prendersi cura di loro, proteggerli e permettere loro di crescere nell’amore di Nostro Signore Gesù Cristo”.
Riportiamo il testo integrale della lettera:
Caro fratello, grazie per la sua mail e per le foto. Ringrazi suo nipote per la sua cortesia verso di me, e per aver scelto il nome di Francisco. Gli faccia le mie congratulazioni per i calzini: mi ha fatto ridere. Gli dica che prego per lui, e gli chieda di fare lo stesso per me.
A proposito [del webinar sull’accoglienza delle persone LGBT], voglio ringraziarla per il suo zelo pastorale e la sua capacità di stare vicino alle persone, la stessa capacità che aveva Gesù, che riflette la prossimità di Dio. Il nostro Padre Celeste avvicina con amore tutti i suoi figli, tutti e ciascuno dei suoi figli. Il suo cuore si apre a tutti e a ciascuno. Egli è il Padre. Lo ‘stile’ di Dio comprende tre aspetti: la vicinanza, la compassione e la tenerezza, attraverso cui si rende sempre più vicino a ciascuno di noi.
A proposito del suo lavoro pastorale, vedo che lei cerca sempre di imitare questo stile divino. Lei è un sacerdote per tutti gli uomini e le donne, proprio come Dio è un padre per tutti gli uomini e le donne. Prego per lei, perché continui su questa strada, ad essere prossimo e pieno di compassione e tenerezza.
E prego per i suoi fedeli, i suoi ‘parrocchiani’, e per tutti coloro che il Signore pone sotto la sua cura, perché possa prendersi cura di loro, proteggerli e permettere loro di crescere nell’amore di Nostro Signore Gesù Cristo.
Non si dimentichi di pregare per me. La benedica Gesù, e la protegga la Santa Vergine.
Con fraternità
Francesco
* Gerard O’Connell è il vaticanista del settimanale America. Seguitelo su Twitter.
Testo originale: Pope Francis encourages Jesuit Father James Martin in his L.G.B.T. ministry