Parliamo di suicidio! Un pericolo concreto per i giovani gay
Da alcuni anni, alcune ricerche hanno dimostrato che gli adolescenti e adulti più giovani con un orientamento sessuale gay, in Canada e Stati Uniti, sono molto più suscettibili degli altri ai tentativi di suicidio. Infatti, un ragazzo prima scopre la sua omosessualità e più si sente diverso dagli altri adolescenti.
Un ragazzo più si sente isolato, più teme di essere giudicato o rifiutato e più è realmente vittima di volgarità, di ‘aggressioni’ e , talvolta, di violenze fisiche. La famiglia, la scuola o altre istituzioni dovrebbero essere i primi a vigilare sugli adolescenti, ma sono, nel meglio delle ipotesi, indifferenti ai loro problemi esistenziali. E, nella peggior delle ipotesi, contribuiscono ad acuire le sue angosce, nutrendo ogni sorta di pregiudizio e di attitudine negativa di fronte all’omosessualità.
Quando si vivono situazioni dove non si sente parlare mai bene di quello che si vive, magari ci si sente addirittura di peso, l’adolescente o un giovane, che prova attrazione verso lo stesso sesso, spesso arriva alla conclusione di odiare se stesso, specie quando non vi sono modelli di riuscita amorosa , famigliare o professionale.
A tutto questo, poi, si aggiunge anche lo spettro dell’AIDS, che non è affatto piacevole. Così, passare dalla depressione a pensare che la vita non vale la pena di viverla è un passo davvero facile da fare.
Molti credono che aiutare i giovani ,che sono attratti da persone dello stesso sesso, ad accettarsi e a essere accettati nell’ambiente in cui vivono potrebbe incoraggiare l’omosessualità.
Si tratta piuttosto di incoraggiare la vita e di difendere il diritto di tutti al rispetto e , perché no, alla felicità’. Nessun orientamento sessuale garantisce di essere felice e nessuno dovrebbe proibirlo. Il principale problema che i giovani gay incontrano è che spesso si preferisce vederli morti piuttosto che far loro spazio.