Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo… (Marco 2:13-17)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Il figlio di Alfeo, Matteo Levi, rappresenta il popolo ebraico ancor perso nell’idolatria verso il vitello d’oro, qui simboleggiato da poche monete. Ma lo sguardo del Signore fa suo quell’uomo, come le Tavole della Legge hanno creato un popolo appartenente a Dio. E quel popolo non è fatto solo di santi: è composto anche di peccatori, tra i quali Gesù vive e parla portando la salvezza e la possibilità della conversione.
Dal Vangelo secondo Marco 2:13-17
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.