Come celebrare la benedizione delle coppie omosessuali
Estratto dal testo di Ewald Volgger OT* contenuto nel saggio cattolico “Benediktion von gleichgeschlechtlichen Partnerschaften” (La Benedizione delle coppie omosessuali), curato da E. Volgger e F. Wegscheider (Austria), editore Puster, anno 2020, pp.191-203, liberamente tradotto da Antonio De Caro
Proporre una benedizione per le coppie omosessuali, pur distinta dal sacramento del matrimonio, è un atto di coerenza pastorale con l’accoglienza di queste persone e delle loro relazioni, che ne apprezza la qualità morale. Il fatto che spesso queste persone anelino (finora invano) a tale benedizione è un segno importante della loro fede, che merita un riconoscimento teologico e liturgico, tanto più se queste persone si assumono anche una responsabilità civile.
Una benedizione vuol dire che i partner fanno una promessa, e grazie ad essa ricevono la Grazia per vivere il loro amore cristianamente; la comunità dei credenti è testimone di questo gesto, in cui si riflettono l’amore e la fedeltà di Dio per l’umanità; inoltre la comunità si impegna a sostenere la coppia, che si impegna anche al servizio degli altri.
Il canone 838 del Diritto Canonico assicura al vescovo diocesano e alle conferenze episcopali una certa autonomia e responsabilità nelle decisioni liturgiche, anche in via sperimentale.
Ogni essere umano è immagine di Dio. La sessualità appartiene alla sua identità e permette di stabilire relazioni di amore nelle quali crescere. L’amore e il dono di sé mirano al bene dell’altro: «questo scopo del bene dell’altro ha un valore morale in sé» (p. 194) e merita il favore e il sostegno di Dio, invocati per mezzo di una benedizione della Chiesa.
Fare una scelta di amore stabile e fedele è un modo per realizzare la propria vocazione battesimale e il comandamento dell’amore. La benedizione di Dio serve a sostenere questo impegno, che santifica anche la comunità. Riconoscere e benedire l’amore anche di due persone omosessuali è un modo per glorificare Dio, creatore e redentore, e per invocare l’assistenza e i frutti dello Spirito Santo.
I partner (che devono essere di stato libero) vengono ammessi alla benedizione dopo un percorso pastorale. La celebrazione deve avvenire in uno spazio sacro, alla presenza della comunità e di un ministro, e deve essere poi ufficialmente registrata. Deve prevedere la liturgia della Parola e lo scambio degli anelli.
STRUTTURA DELLA CELEBRAZIONE:
Apertura: ingresso, Kyrie, Gloria, orazione colletta.
Liturgia della Parola: letture, salmi, omelia.
Benedizione: richiesta del consenso, promesse, benedizione solenne, scambio degli anelli.
Liturgia eucaristica/ risposta della comunità.
Conclusione.
BENEDIZIONE:
Richiesta: siete disponibili all’unione cristiana?
Car* N. e N., siete convinti che Dio vi ha chiamati all’unione per trovare pienezza nel rispetto e nell’amore vicendevoli, nella cura e nella fedeltà reciproche. Siete già segnati con il segno della Croce. L’unzione con l’olio crismale vi rafforza per il cammino della vita cristiana. Il Signore vi chiama ad essere pietre vive per costruire la sua Chiesa. Per questo vi chiedo (il celebrante rivolge queste domande singolarmente a ciascuno dei due partner):
N., la tua scelta di N. è cresciuta in libertà come risposta matura al dono del suo affetto?
N. risponde SÌ
Sei pront* a vivere in relazione con il/la tua partner, a rispettarl* e amarl*, qualunque cosa accada?
N. risponde «sono pront*».
Poi il celebrante rivolge questa domanda ad entramb*: Siete pront* a cercare il bene con tutte le forze nel senso di Gesù e del suo Vangelo, ad agire nel mondo fidandovi della bontà e della misericordia di Dio e ad opporvi al male in tutte le sue forme?
N. e N. rispondono: «sono pront*».
Siete pront* a porre la vostra vita sotto il segno della Croce a edificare la Chiesa come membra vive e ad agire nel mondo con spirito cristiano?
N. e N. rispondono: «sono pront*».
Promesse
Dopo aver accertato la vostra disponibilità di fronte alla comunità riunita, nella fiducia che Dio vi accompagna, vi prego ora di esprimere a vicenda le vostre promesse:
N., alla presenza di Dio ti accolgo come mio/mia partner e ti prometto fedeltà, qualunque cosa accada. Voglio amarti, rispettarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.
Benedizione solenne
Il celebrante invita i presenti a pregare per i partner con queste parole: Dopo la promessa di fedeltà preghiamo ora affinché Dio, che vi ha chiamati in Gesù Cristo alla vita insieme, vi dono la pienezza della sua benedizione e vi assicuri la sua protezione, per cui voi ora pregate.
Segue un tempo di preghiera silenziosa. Poi il celebrante apre le mani e canta o pronuncia:
Signore Dio, autore della vita e sorgente dell’amore, a te eleviamo la nostra lode.
Tu hai creato gli esseri umani a tua immagine e li hai resi capaci di essere un’immagine del tuo amore e della tua fedeltà.
Attraverso la tua Parola e i profeti hai istruito il tuo popolo a conformare il cuore alla tua volontà, ad amare te e il prossimo come se stessi.
Nella tua cura paterna e nel tuo amore materno accompagni il cammino degli esseri umani e alimenti il bene nei loro cuori.
Tu hai mandato il tuo Figlio nel mondo per dare agli uomini l’esempio del tuo amore.
Quando gli uomini si allontanano dalla via del bene e dell’amore, tu li riconduci sulla tua strada, perché tu stesso sei il loro medico.
Quando si diffondono l’egoismo e l’odio, tu curi il cuore umano con la forza del tuo Spirito.
Tu hai chiamato l’uomo e la donna alla comunione e chiami anche uomini e donne, congiunti nell’amore reciproco, a percorrere il cammino della loro vita in amicizia ed amore.
Tu nutri l’aspirazione di chi si ama ad essere sostegno e protezione dell’altro.
Quando gli esseri umani si assumono la cura gli uni degli altri, si sostengono e si perdonano, portano i pesi dell’altro, la tua fedeltà diventa a noi visibile.
Guarda ora con benevolenza N. e N., con i quali noi siamo alla tua presenza, riconoscenti perché tu li hai fatti incontrare per essere un segno del tuo amore.
Manda su di loro la Grazia dello Spirito Santo e sii tu stesso per loro protezione da ogni male.
Rafforza l’intenzione dei loro cuori perché crescano e maturino nella fedeltà vicendevole e proseguano il loro cammino con sicurezza.
Possa il loro amore diventare sempre più ricco di comprensione e compassione.
Aiutali ad essere un esempio di vita cristiana e ad essere responsabili nella società.
Dona loro di essere aperti agli altri e forti per alleviare le loro necessità.
Ala fine del loro cammino conducili alla comunione dei tuoi santi, nella festa senza fine, che tu prepari per coloro che ti amano.
Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Scambio degli anelli
N., ricevi questo anello come segno del nostro amore e della nostra fedeltà, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Conferma
Car* N. e N., Dio, che vi fatto incontrare, vi sosterrà e porterà a compimento il bene che ha iniziato. Possano la comunità cristiana, in cui vivete, le famiglie in cui siete cresciut*, i vostri amici e compagni di strada assistervi ed aiutarvi nel vostro cammino.
La benedizione solenne e lo scambio degli anelli possono essere accompagnati dalla musica. Se è previsto, si procede anche alla firma dei documenti. Poi cominciano le preghiere dei fedeli.
Successivamente può avere luogo una risposta comunitaria che conclude il rito (come il Padre Nostro) o la celebrazione eucaristica.
* Ewald Volgger OT è professore universitario e presidente dell’Istituto di Liturgia e Teologia dei Sacramenti alla Facoltà di Teologia della Privata Università Cattolica di Linz (Austria).