Perché a Firenze nella messa domenicale parrocchiale abbiamo pregato per le vittime dell’omotransfobia?
Riflessioni di Giulia del Gruppo Kairos, cristiani LGBT+ e i loro genitori di Firenze
Domenica 14 maggio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria al Pignone di Firenze si è tenuta una bellissima Messa, animata da noi di Kairos, gruppo di cristiani LGBT+ con i nostri genitori di Firenze.
La Messa, oltre ad essere la quinta domenica di Pasqua, è stata dedicata alla commemorazione delle vittime dell’omotransfobia, che è un problema ancora molto attuale nella società di oggi, e talvolta anche in alcune parti della nostra Chiesa, di cui noi ci sentiamo comunque parte e di cui vogliamo fare parte, in modo che nessuno venga più escluso.
Nel leggere alcune delle preghiere dei fedeli per ricordare le vittime di questa violenza, come accade ancora le rare volte che leggo in chiesa, ero un pò emozionata, ma mi sono fatta forza e ho dato, nel mio piccolo, il mio contributo perché credo che, per ciascuno di noi, il fatto di esserci sia importante, perché ognuno dovrebbe essere nel suo piccolo un segno della presenza di Dio nel mondo, per il poco che possiamo fare.
Il canto con cui si è aperta la celebrazione è stato “Vieni Spirito“, che secondo me è particolarmente significativo soprattutto in questo periodo storico. Ripenso alla situazione di molti anni fa, quando questo momento di preghiera non sarebbe stato possibile, perché i gruppi di cristiani LGBT+ come il nostro e addirittura persone LGBT+ vivevano nel più totale nascondimento, azzerando così completamente una parte importante della propria vita.
Abbiamo fatto memoria anche di un ragazzo che, non molti anni fa, in una città del nord Italia, si tolse la vita a causa delle ripetute offese omofobiche ricevute dai suoi compagni di scuola.
Fare memoria di tutto questo, anche di tanti altri tragici eventi come questo, secondo me è necessario, affinché non accadano mai più. Penso al cammino che la Chiesa e la società stanno affrontando e mi rendo conto, nonostante tutto, della ragionevolezza della nostra speranza in un mondo più inclusivo: lo Spirito Santo soffia, e soffia dove vuole, secondo Suoi disegni, dobbiamo solo ascoltarlo.