Perchè dobbiamo affrontare il bullismo omofobico nelle scuole cattoliche?
Testo* per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“** pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, capitolo 5, pag.11, liberamente tradotto da Giacomo
“La Chiesa non è al mondo per condannare, ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la misericordia di Dio. Perché ciò accada, lo ripeto spesso, è necessario uscire. Uscire dalle chiese e dalle parrocchie, uscire e andare a cercare le persone là dove vivono, dove soffrono, dove sperano.”
Il nemico della misericordia è il moralismo ipocrita, la malattia delle persone pie, come i dottori della Legge, che “vivevano attaccati alla lettera della legge, sapevano solo chiudere porte, segnare confini, ma trascuravano l’amore”; purtroppo il loro atteggiamento “si ripete sempre nella lunga storia della Chiesa”. (Papa Francesco, Il nome di Dio è misericordia, 2016)
Educazione inclusiva
Se prendiamo sul serio l’educazione inclusiva nelle nostre scuole cattoliche, dobbiamo anche perseguire l’uguaglianza per chiunque lavori lì dove viviamo. La dottrina sociale della Chiesa e la nostra personale partecipazione a tale dottrina dovrebbero essere il centro e la guida del nostro lavoro. Il benessere di tutti (personale scolastico e studenti) esige la rimozione di ogni barriera di pregiudizio, discriminazione e oppressione, perché tutti possano lottare e realizzare il proprio pieno potenziale di esseri umani unici.
Cos’è la dottrina sociale della Chiesa?
“Finalità immediata della dottrina sociale è quella di proporre i principi e i valori che possono sorreggere una società degna dell’uomo.” (Compendio della dottrina sociale della Chiesa, n° 580)
La dottrina sociale della Chiesa ci invita…
– ad essere consapevoli dell’ingiustizia nella nostra società e nel mondo intero;
– a mettere in discussione e cambiare i nostri atteggiamenti;
– ad agire per una società e un mondo più giusti.
Su cosa si basa?
La dottrina sociale della Chiesa ha le sue radici nelle Scritture e nella conoscenza accumulata dalla comunità cristiana in risposta alla sete di giustizia nelle varie epoche.
Temi principali della dottrina sociale della Chiesa pertinenti a questo documento
Dignità umana: siamo fatti a immagine di Dio. Questo è il semplice punto di partenza. Ogni membro della famiglia umana gode della medesima dignità e dei medesimi diritti perché siamo tutti figli e figlie dell’unico Dio.
Solidarietà: siamo “i guardiani e le guardiane di nostro fratello e nostra sorella”. Siamo concretamente responsabili l’uno dell’altro.
Bene comune: sono le condizioni che mettono in grado ogni gruppo sociale e ogni individuo di raggiungere il proprio pieno potenziale; i diritti e le responsabilità degli individui e dei gruppi devono perciò essere sempre in equilibrio.
Partecipazione: gli individui hanno il diritto-dovere di partecipare alle decisioni che li riguardano più da vicino. Siamo tutti chiamati a modellare il nostro destino e abbiamo il diritto e il dovere di farlo.
Promozione della pace: la pace è un concetto positivo e intriso di azione. Come ebbe a dire papa Giovanni Paolo II: “La pace, come insegna la Sacra Scrittura e la stessa esperienza degli uomini, è molto di più dell’assenza di guerra […] Alla Chiesa e alle comunità ecclesiali incombe il dovere di proporre i principi etici di convivenza umana e internazionale sui quali si fonda la concordia all’interno delle nazioni e tra i popoli”. Nel Magistero cattolico, pace e giustizia sono strettamente legate: la pace è il frutto della giustizia e dipende da un giusto ordine vigente tra gli esseri umani. In breve, la dottrina sociale della Chiesa ci rammenta che la nostra è una fede che pratica la giustizia e ci obbliga ad agire.
Il Grande Comandamento: Matteo 22:34-40
“Ama il tuo prossimo” è parte della risposta che Gesù forniva ai Farisei, membri del principale gruppo religioso di quell’epoca, quando Lo interrogavano sul comandamento più importante della Legge. Per quei capi religiosi, classificare tutte le varie leggi e assegnare loro dei gradi di importanza era diventata quasi una forma d’arte, perciò, quando Gli facevano tale domanda, era per metterLo alla prova. La Sua riposta era stupefacente: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Per Gesù la Legge era un insieme compatto. Tutte le altre leggi possono essere fatte risalire all’amore di Dio e da esso sono sostenute. L’”atto dell’amore” è il fulcro del messaggio di Cristo, il fondamento delle nostre prossime lezioni.
Sappiamo bene come “ama il tuo prossimo” sia un messaggio coerente che gli studenti incontreranno studiando nelle nostre scuole, sia primarie che secondarie. Vorremmo che questo messaggio centrale fosse radicato nella lezioni che seguiranno e che le parole di Gesù risuonassero sempre di nuovo in questo nostro documento.
* Il passo biblico è tratto dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.
** Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia,che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishiop Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools