“Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome…” (Matteo 18:15-20)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
A volte corriamo il rischio di scambiare l’amicizia per il diritto di interferire nella libertà di scelta di una persona e così usarle una violenza insidiosa e grave. Gesù ci invita, anche quando subiamo un torto, a relazionarci con il nostro fratello con pazienza, calma e gradualità tenendo sempre presente l’orizzonte grande della filiazione divina che, solo che restiamo uniti e ci rivolgiamo al Padre, rende possibile ogni nostro desiderio.
Dal Vangelo secondo Matteo 18:15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.