Perchè i custodi della fede cattolica non sanno amare?
Testimonianza della suora benedettina Joan Chittister pubblicata sul sito del settimanale cattolico National Catholic Reporter (USA) il 27 agosto 1999
Parlatemi di nuovo di ciò che significa “intrinsecamente male” ed “essenzialmente disordinato”. Sono confusa. Per centinaia di anni, abbiamo avuto qualcosa di “intrinsecamente malvagio” – la schiavitù – di cui la Chiesa ha detto che rientrava “nell’ordine naturale delle cose”. Poi abbiamo scoperto che non era vero.
Quindi, chi ha peccato? Coloro che hanno detto che non era naturale o coloro che hanno detto che lo era? Sicuramente la coscienza fa parte di ciò che rende possibile il cambiamento. Ma forse nella Chiesa cattolica la coscienza è un qualcosa del passato?
Li vedo risalire la navata della chiesa tutte le settimane per fare la comunione, mentre i genitori gli sussurrano: «Tieni le mani giunte. Cosi!». «Tendi le mani verso il prete». Sono due bambini di 7/8 anni. Il bambino allunga sempre il collo fuori dalla sua camicia inamidata. La bambina tocca sempre il cerchietto che le tiene fermi i capelli mentre la sua gonna di cotone leggero fruscia mentre cammina.
Ogni domenica ricevono tutti due la comunione. Si vedere la loro gioia mentre tornano al loro posto e la felicità dei loro genitori al rinfresco, dopo la messa. I loro genitori sono due professionisti che non potevano avere bambini, per cui hanno adottato due bambini di una minoranza etnica.
Avevano l’intenzione di prendere solo il maschietto, ma quando hanno visto la sorellina non hanno avuto il coraggio di separarli. E’ una gioia vederli crescere. Sembrano l’immagine della «famiglia cattolica dell’anno».
Quando li vedo, non posso mai fare a meno di dirmi che avrei desiderato che anche altri bambini, che stò vedendo crescere, avessero avuto una casa anche lontanamente simile alla loro. Invece Malachy, DJ e Daniel hanno avuto una madre che è stata sposata tre volte. L’ultimo loro padre, un poliziotto, li prendeva per i capelli quando erano piccoli e teneva il suo grosso fucile puntato contro le loro tempie per terrorizzarli.
Quando avevano poco più di dieci anni, l’ultimo marito della madre ne ha spinto uno giù per le scale e poi li ha sbattuti tutti fuori casa. Non hanno niente: né vestiti, né educazione, né religione, né amore. Nessuno di questi due ritratti è fiction. Entrambi descrivono persone reali che vivono in luoghi reali. Solo che la seconda coppia è eterosessuale; la prima coppia è gay. Perciò parlatemi di nuovo di ciò che significa “intrinsecamente male” ed “essenzialmente disordinato”. Sono confusa. Sono confusa anche riguardo ad altro.
Sono confusa rispetto al fatto che i custodi della fede in Vaticano abbiano potuto dire a Jeannine Gramick delle School Sisters di Notre Dame e al salvatoriano padre Bob Nugent di non esercitare più il loro ministero in favore della comunità omosessuale, non perché non insegnano la dottrina cattolica sull’argomento – cosa che il Vaticano apparentemente non è stato in grado di provare – ma perché Jeannine e Bob non vogliono rivelare la loro posizione personale, interiore e di coscienza su questo tema (NCR, 30 luglio 1999).
In quale altro ministero una persona deve dichiarare pubblicamente l’assenso a documenti ecclesiastici su questioni morali, nell’ambito di una Chiesa che ha tradizionalmente proibito a qualsiasi superiore di richiedere a coloro di cui è responsabile di manifestare la propria coscienza?
In quale altro ministero il ministro deve dichiarare un’opposizione di coscienza alla situazione di cui si occupa il ministero stesso? Quale cappellano militare deve dichiarare un’opposizione personale alle armi nucleari?
Quale cappellano di carcere deve dire che qualsiasi omicidio è moralmente un male, dopo che lo Stato ha analizzato l’atto al primo, secondo e terzo grado? Sono queste le invasioni della coscienza verso le quali stiamo andando?
Per centinaia di anni, abbiamo avuto qualcosa di “intrinsecamente malvagio” – la schiavitù – di cui la Chiesa ha detto che rientrava “nell’ordine naturale delle cose”. Poi abbiamo scoperto che non era vero.
Quindi, chi ha peccato? Coloro che hanno detto che non era naturale o coloro che hanno detto che lo era? Sicuramente la coscienza fa parte di ciò che rende possibile il cambiamento. La coscienza ha messo in discussione la “naturalezza” della supremazia maschile e della naturale inferiorità delle donne molto prima di questo papa. La coscienza ha modificato la visione circa la natura della natura dopo secoli di distruzione del globo da parte nostra.
Ma forse nella Chiesa cattolica la coscienza è qualcosa del passato? Concretamente il ministero è una cosa del passato quando dice alle persone di non rivolgersi nemmeno ai genitori di coloro che, qualcuno, chiama peccatori? O dobbiamo intendere che anche i genitori sono “disordinati’ e che questa è la ragione per cui i loro figli sono omosessuali?
Stiamo maledicendo i genitori i cui figli non rientrano nello standard di perfezione definito da qualcun altro? Nessun aiuto per loro? Nessun sostegno? E soprattutto, che genere di segnale è questo per coloro che, già omofobici, ora vedono riconosciuto il loro diritto morale di odiare?
Quanti altri Matthew Shepard nel mondo saranno lasciati morire su uno steccato grazie a questo genere di rifiuto da parte delle Chiese, di quelle istituzioni che dovrebbero soprattutto rivelare l’amore di Dio per loro? E’ un triste momento quest’inchiesta non sulla dottrina ma sulla coscienza. E’ triste non solo per la comunità dei gay che perderà la speranza di continuare ad avere quella casa spirituale che Jeannine e Bob avevano costruito per loro.
E’ un momento triste anche per coloro fra noi la cui coscienza si sta ancora formando su tanti temi – la clonazione, l’utero in affitto, l’armamento nucleare, l’ingegneria genetica, l’ordinazione delle donne, la natura della vita, le religioni orientali – e che prima della fine del 21° secolo saranno messi alla prova con molti altri.
Possiamo essere tutti esclusi dal ministero nella Chiesa a motivo di questioni di coscienza? Cosa facciamo in un caso come questo e in un tempo come questo per sostenere Jeannine, Bob, la comunità gay e la santità della coscienza umana? Si racconta spesso una storia avvenuta al tempo dell’invasione nazista e che può dare a noi tutti un’indicazione sul da farsi.
Hitler aveva dato ordine che tutti gli ebrei in Danimarca portassero la Stella di Davide, in modo da distinguerli dal resto della popolazione per poterli tenere facilmente sotto controllo. Gli ebrei “erano un male naturale”, dicevano i nazisti. Si racconta che il giorno dopo la proclamazione di quest’ordine il re di Danimarca apparve al balcone del suo palazzo portando una stella gialla cucita sull’abito. Questa è coscienza.
Sto pensando di farmi fare un triangolo rosa, simbolo dell’omosessualità, con un ciondolo sul quale sia scritto: «Non farmi domande». Pensaci. Forse anche a te piacerebbe portarlo.
Testo originale: Pondering premise that some things cause confusion among the faithful – homosexuality and the church