“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Luca 12:54-59)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
L’uomo sa leggere i segni della natura, ma a volte è cieco sulla propria vita. L’uomo è a volte saggio giudice degli eventi naturali, però invoca principii strani per giudicare se stesso ed il prossimo. Gesù ci rivela il profondo senso della giustizia, che è perdonare i nostri debitori per vedere perdonati i nostri debiti, riconoscere che siamo stati immersi in un amore infinito per donarlo gratuitamente agli altri.
Dal Vangelo secondo Luca 12:54-59
In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.