Perdonate e sarete perdonati (Luca 6,36-38)
Riflessione biblica del reverendo Roberto Rosso*
Cari Amici, Gesù in questo passo ci invita a riflettere sul significato della misericordia, qualificandola come un attributo primario di Dio. Che cos’è dunque la misericordia? Da più parti si dice che essa sia il fondamento stesso del patto intrapreso tra l’uomo e Dio, un patto fatto di una apertura d’amore al di là di ogni logica. E’ questo amore che in ragione del nostro essere fatti a immagine e somiglianza del Divino, e in ragione dell’esempio di Cristo, dobbiamo maturare nelle esperienze della vita, anche quando gli esempi del mondo paiono andare in tutt’altra direzione. Troppo spesso siamo oggetto d’odio, di scherno di emarginazione, e spesso anche paradossalmente da quanti dicono errando di essere espressione dei valori del Vangelo. Noi dobbiamo riconoscere la lontananza di tali atteggiamenti dalla misericordia di Cristo e opporre ad essi la misericordia cui questo passo ci invita. Siamo chiamati a una doppia prova, sopportare fraternamente i frutti della becera miopia ignorante e opporre e opponendo ad essa quell’amore e quell’educazione alla misericordia cui il Vangelo ci chiama ad ogni verso. Come piante spirituali è nostro compito assorbire l’odio e la discriminazione miope per restituire amore comprensione ed educazione. Un impegno non da poco, un invito a non vedere il Vangelo come una via di rivalsa e di vendetta, ma come una assunzione di responsabilità che ci impone un comportamento misericorde anche laddove la vita ci proponga altre esperienze.
Il Vangelo non è solo un farmaco che lenisce le nostre ferite, ma è anche l’affermazione della volontà di compiere un progetto, sociale, morale, spirituale, cui la vita ci ha reso sensibili più di altri. Certamente non facile. Ma il Salmista ci ricorda che non siamo soli in questo progetto, ma siamo espressione di un legame intimo e profondo col Divino che ci nutre e ci sostiene in ogni momento e a cui noi possiamo sempre costantemente ricorrere nella preghiera. Imponiamoci dunque di essere noi stessi la prima espressione di quella misericordia cui il Vangelo ci invita Amen
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Vangelo di Luca 6,36-38
In quel tempoa, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
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* Rev. Roberto Rosso, laureato in storia della filosofia nel 2004,ministro cristiano unitariano dal 2008, già presidente della Comunione Unitariana Italiana nel quadriennio 2010-2014, ora responsabile delle attività seminariali del Seminario Valdes, organo di formazione pastorale della Comunione. Sono autore di diversi saggi tra cui ricordo, “Accontentiamoci di una Nuvola” (2012) e “Introduzione al Cristianesimo Unitariano” (2012)