La controversa rappresentazione delle persone transgender al cinema
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Articolo di Henry Hohmann* pubblicato sul sito dell’associazione nazionale degli uomini gay e bisessuali Pink Cross (Svizzera) il 21 settembre 2020, liberamente tradotto da Eleonora G.
Su Netflix attualmente si può vedere il documentario «Disclosure: Trans lives on Screen», storia cinematografica delle persone transessuali al cinema e in televisione.
I primi film trattavano sempre di uomini che appaiono «come fossero donne», e il fatto che gli spettatori fossero al corrente che chi interpretava il ruolo era un uomo contribuiva sempre al divertimento. È in questo modo che ci è rimasta impressa un’immagine che arriva fino a noi oggi, secondo cui le donne trans sono in realtà degli uomini travestiti.
All’inizio il documentario constata che l’80% degli americani e delle americane non conosce persone trans, quindi tutta la loro «conoscenza» proviene esclusivamente dai media e dai film. E ancora fino agli anni Novanta molti film mostrano il trans malato, il trans perverso, il trans ridicolo. In questo modo, le persone trans vedono solo un’immagine negativa di se stesse nei film. Quanto è difficile allora costruire un’immagine positiva di se stessi e della propria identità trans?
La rappresentazione delle figure transessuali comincia poco a poco a cambiare solo negli anni 2000.
Dominata dalla cis-sessualità, la narrazione richiede che si debba poter vedere ed ascoltare chiaramente che quella persona è trans. Nel caso dell’attrice trans Candis Cayne la sua voce è stata modificata in modo artificiale, perché fosse chiaro a tutti che era transessuale.
Ci si continua a focalizzare sulle parti intime e sulle operazioni delle persone trans, nonostante nello stesso periodo emergano forti donne trans come Laverne Cox, che non stanno più al gioco. Quando le venne posta proprio questa domanda in un programma televisivo, lei rispose che erano affari personali, e che sarebbe stato molto più importante parlare delle violenze e delle continue discriminazioni che le persone trans subiscono nella vita quotidiana.
È solo con «Pose» che comincia una nuova era, nella quale emergono attrici e attori, sceneggiatori, nonché produttori e produttrici trans. Attualmente ci sono sempre più film di buona qualità su e con persone trans, e soprattutto, anche su bambini trans. E questi saranno proprio i modelli per la prossima generazione di persone trans!
La mia conclusione: da vedere assolutamente!
* Henry Hohmann è un attivista trans che si batte per i diritti delle persone transessuali da oltre dieci anni. Dal 2012 al 2018 è stato presidente e copresidente del Transgender Network Switzerland.
Testo originale: Ridicule et pervers ? La représentation des trans dans les films