Prendersi cura degli altri! Per i cristiani omosessuali è una vocazione
Riflessioni del reverendo David Eck Asheville* tratte dal blog jesuslovesgays (Stati Uniti) del 13 gennaio 2009, liberamente tradotte da Alberto
Che cosa ve ne fate, fratelli e sorelle, se avete la fede, ma non agite di conseguenza? La fede, da sola, vi puo’ salvare? Se un fratello o una sorella e’ nudo e ha bisogno di cibo, e uno di voi gli dice: “Vai in pace, stai al caldo e mangia a sufficienza”, ma non gli fornisce cio’ di cui ha bisogno, che cosa ne viene fuori di buono? Ecco perche’ la fede da sola, senza le azioni, e’ come morta. (Giovanni, 2:14-17). Servire nel nome del Cristo non e’ una possibilita’ per i Cristiani gay, lesbiche, bisex e trans (GLBT), ma una necessita’ imprescindibile.
Se davvero crediamo che Gesu’ sia morto sulla croce per i nostri peccati, quel suo amore deve avere poer forza un effetto su di noi. Dovrebbe motivarci ad amare gli altri con lo stesso spirito di sacrificio che Gesu’ ci ha dimostrato. La domanda che tutti ci poniamo e’: “che cosa siginifica servire con amore?”.
Credo che la risposta sia diversa per ciascuno di noi, dato che Dio ci ha donato qualita’ molto diverse. Per alcuni, si tratta di servire le persone in modo pratico, ad esempio facendo da guida ad un adolescente gay che sta soffrendo, oppure facendo del volontariato nella raccolta del cibo per i malati di AIDS.
Per altri, si tratta di servire le persone attraverso un appoggio attivo, come ad esempio facendo parte dello Human Rights Campaign, o scrivendo ai politici che abbiamo eletto nelle varie consulte locali, regionali o nazionali.
Addirittura, altri servono le persone attraverso strade creative, come ad esempio scrivendo canzoni o componendo opere d’arte, mirate cambiare la percezione della gente che ci sta intorno.
La chiave per trovare il modo giusto di servire sta nell’utilizzare la nostra vocazione e lo nostre migliori qualita’ per i bisogni piu’ profondi dell’umanita’. quando facciamo questo, il nostro servizio sara’ potente ed appassionato.
Risplendera’ con chiarezza perche’ stiamo facendo il tipo di lavoro che davvero ci interessa, invece di fare cio’ che ci toccherebbe fare perche’ “ci conviene”. Servite con passione, fratelli e sorelle GLBT. Prendetevi cura delle cose con creativita’. Insieme possiamo fare una bella differenza nel mondo intorno a noi.
* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore gay della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA) fidanzato da 16 anni con Gery. Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays.blogspot.com
Testo originale: Work It, Girl