Preti al bivio. Un sacerdote benedice una coppia lesbica, un altro lascia per non poterlo fare
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato sul blog di New Ways Ministry il 13 febbraio 2015, liberamente tradotto da Alberto
Anche se un vescovo svizzero ha chiesto a un parroco cattolico di dimettersi dalla sua parrocchia dopo aver saputo che aveva benedetto una coppia lesbica, i parrocchiani continuano a esprimere solidarietà’ e supporto al sacerdote. Si tratta del reverendo Wendelin Bucheli, parroco nel comune di Bürglen, nella Svizzera tedesca occidentale. Lo scorso ottobre 2014 ha benedetto una coppia di lesbiche dopo aver meditato accuratamente la decisione ed essersi confrontato con altri colleghi del clero. Bucheli ha deciso di benedire la coppia dopo un attento lavoro di discernimento. Il sacerdote ha dichiarato al giornale svizzero Urner Wochenblatt che “non c’e’ una grande differenza tra una benedizione e un matrimonio”. Bucheli aveva considerato le sue opzioni prima di discutere dell’argomento con un gesuita. La domanda principale che si era posto era “Posso benedire in nome di Dio? Qual e’ la sua volontà?”. Dopo un profondo discernimento, Bucheli ha capito che quella era la volontà di Dio. “Al giorno d’oggi vengono benedetti animali, macchine e persino armi, perché non dovrei benedire una coppia che ha deciso di camminare assieme nel proprio percorso di vita con Dio al proprio fianco?” ha pensato il prete.
Il vescovo locale non ha approvato la situazione: “Vitus Huonder, vescovo di Coira, la diocesi in cui si trova la parrocchia dove opera Bucheli, si è mostrato in aperto disaccordo (con la decisione del suo prete) e ha comunicato al vescovo di Losanna, alla cui diocesi appartiene Bucheli, che lo voleva espellere dalla propria diocesi. Il portavoce del Vescovo Huonder ha dichiarato all’Urner Wochenblatt che “le sue azioni hanno creato attenzione anche internazionale e hanno generato rabbia e sgomento tra molti credenti”. Secondo il vescovo, le azioni di Bucheli avrebbero offuscato il magistero della Chiesa su matrimonio e famiglia.
I parrocchiani difendono a spada tratta don Bucheli e hanno organizzato una petizione che in pochi giorni ha raccolto più di 3,000 firme. TheLocal.ch riporta la voce di Peter Vorwerk, vicepresidente del consiglio parrocchiale, che afferma “Sosteniamo il parroco. Il Cristianesimo e’ basato sull’amore ed e’ difficile capire perché la Chiesa voglia negare a qualcuno la benedizione di Dio”.
Padre Bucheli ha dichiarato di non volersi dimettere. Ha difeso la propria scelta e non ha intenzione di subire una dimissione. In un’intervista sulla Neue Urner Zeitung ha dichiarato che e’ suo compito di pastore curare il debole, il ferito, il marginalizzato. Bucheli ha ribadito, in un comunicato congiunto assieme al consiglio parrocchiale, che vuole rimanere nel villaggio. Ha detto di trovarsi molto bene a Bürglen e che il suo lavoro nella comunità non e’ finito.
Invece il reverendo Richard Estrada, un padre clarettiano (Missionari Figli del Cuore immacolato di Maria) si e’ spogliato da religioso perché’ non poteva più accettare gli insegnamenti della Chiesa sulla donna e sugli omosessuali. Il Los Angeles Time aveva riportato che Padre Estrada, sostenitore da tempo dei diritti degli immigrati, ha aderito alla Chiesa Episcopale e ha dichiarato che non poteva più tollerare le pratiche della Chiesa cattolica riguardo a queste minoranze: “Per molti anni, Estrada aveva visto il dolore dei propri parrocchiani gay e lesbiche umiliati per la loro sessualità e delle donne trattate come cittadini di seconda classe. Estrada ha visto la Chiesa evolversi troppo lentamente rispetto a questi temi. In merito ha dichiarato “Ho visto molte persone lottare incessantemente e ho capito che non potevo più starci. Forse sono cresciuto o mi sono rimpicciolito, non lo so, ma sicuramente non potevo più starci. Non ci ero mai stato, a dire il vero. Il mio è stato un atto di onesta’”
Continuando a pregare per il cambiamento della Chiesa cattolica sulle questioni LGBT, vogliamo ricordare specialmente i nostri pastori che parlano apertamente e sostengono l’uguaglianza e la giustizia.
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Testo originale: Parishioners Support Swiss Priest Asked to Resign for Blessing Lesbian Couple