Ma quale Messia aspettiamo? Uno che ci dà dei comandamenti da osservare in modo irreprensibile? (Luca 7:19-23)
Riflessioni di don Fabio
Luca 7:19-23: “E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!”.
Ancora una volta la liturgia ci propone il brano di Vangelo in cui il Battista rimane spiazzato da Gesù, si mette in discussione, e manda a domandare se il Messia che si stava aspettando fosse lui o meno.
Oggi condivido con voi una meditazione di padre Giovanni Vannucci che ci aiuta, o almeno a me ha aiutato, a capire qualcosina in più! “Nelle nostre coscienze ci siamo fatti tante idee cristallizzate di Cristo; le dovremmo disfare, distruggere tranquillamente per andare oltre, perché… cos’è Cristo? È luce che illumina ogni uomo, la luce vera che è vita, che è dentro di noi, ci rende continuamente inquieti, ci corrode intimamente fino a che non rispondiamo alle sue energie, forze, sollecitazioni; ed è implacabile fintanto che tutto il nostro essere non diventa luminoso. Questo è Cristo. Un sogno di pienezza di esistenza, indomabile e attivo, che è in noi, un sogno di amore che distrugge tutti i nostri piccoli amori per un amore più vasto e sconfinato, un desiderio di libertà che distrugge tutte le nostre realizzazioni di libertà per una libertà dove ci sentiremo finalmente liberi come figli di Dio.”
La scintilla di Dio in noi è una forza creatrice sempre all’opera e che non può essere imbrigliata, desiderosa di farci sperimentare la sua eternità.
Con affetto, Fabio!