“Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli…” (Luca 6:12-16)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
“E fu sera e fu mattina”: in questo Vangelo di opposizioni sembra quasi di sentire risuonare nuovamente l’eco delle opposizioni di tenebra e luce della Creazione. Alla nascita di Adamo sembra corrispondere, qui, la chiamata dei dodici. Al peccato di Adamo il tradimento di Giuda: infatti l’uomo, anche chiamato da Gesù, rimane sempre libero perché amato. All’uomo che deve lavorare con fatica, che può morire e soffrire dopo il peccato originale, si contrappone questa folla: anch’essa piena di dolori, sofferenze, fatiche, ma già redenta dallo sguardo e dal tocco di Gesù: il Verbo incarnato venuto al Mondo per salvare e ricreare una nuova umanità, una nuova alleanza tra Terra e Cielo.
Dal Vangelo secondo Luca 6:12-16
In quei giorni, Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d’Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.