Quando il cammino cristiano dà i frutti avvelenati dell’esclusione
Articolo pubblicato sul sito The Reformation Project (Stati Uniti), liberamente tradotto da Alyssa Nocco
Le convinzioni negative riguardo le relazioni omosessuali e l’identità transgender contribuiscono a nuocere gravemente alla vita delle persone LGBTQ. Gli studi del Family Acceptance Project (FAP, progetto di accettazione della famiglia) hanno dimostrato che le lesbiche, gli omosessuali e i bisessuali che hanno dichiarato livelli elevati di rifiuto familiare durante l’adolescenza avevano 8.4 volte più probabilità di tentare il suicidio, 5.9 volte più probabilità di sviluppare un disturbo depressivo e 3.4 volte più probabilità di incorrere all’uso di droghe illegali… rispetto ai loro coetanei che non hanno riportato alcun tipo, o un basso livello, di rifiuto familiare”.
Queste conseguenze sono un frutto cattivo e dovrebbero portarci a riconsiderare la fonte di quel frutto: la nostra interpretazione delle Scritture.
“Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”. (Matteo 7 16-20)
I cristiani hanno riconsiderato la loro interpretazione delle Scritture a seguito delle loro esperienze passate.
I primi cristiani scelsero di includere i Gentili nella Chiesa senza richiedere loro di essere circoncisi e di obbedire alla legge del Vecchio Testamento e presero questa decisione sulla base della loro esperienza. Pietro dichiarò riguardo ai primi credenti Gentili: “E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi…Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare?” (Atti degli Apostoli 15 8-10).
Nel XIX secolo i cristiani riconsiderarono l’interpretazione delle Scritture in quanto supportava la schiavitù. William Wilberforce e molti altri abolizionisti cristiani si appellarono all’orribile realtà della schiavitù per sollecitare altri cristiani a cambiare la loro comprensione delle Scritture su tale argomento.
“Puoi scegliere di guardare dall’altra parte, ma non potrai mai più dire che non lo sapevi.” William Wilberforce (riferendosi alla tratta degli schiavi)
Testo originale: 1. Experience of sound Christian teachings should show good fruit, not bad fruit.