Quando padri e madri fanno coming out
Riflessioni di Ignacio Simal, pastore protestante, tratte da Jesús Inclusivo (Spagna), 7 gennaio 2012, liberamente tradotte da Luz Maria B.
Conosco padri e madri che hanno figli e figlie il cui orientamento sessuale non è corretto dal punto di vista ecclesiastico, e lo nascondono – chiudono gli occhi a quella realtà così vicina e amata -, o semplicemente esprimono il loro rifiuto viscerale verso questo orientamento. Con ciò non voglio dire che vadano confessando al primo che incrociano per strada l’orientamento sessuale del loro figlio o figlia. Questo ha a che fare con la vita privata del loro figlio. D’altra parte, non ho visto nessun padre che quando mi presenta suo figlio mi dice: “Questo è Luis, il maggiore dei miei figli. È eterosessuale”. Sarebbe ridicolo. Ugualmente ridicolo sarebbe fare una presentazione all’inverso.
Personalmente, come padre, mi importa poco l’orientamento sessuale dei miei figli. Quello che invece mi importa è che abbiano un fermo impegno con Gesù di Nazaret espresso in una scelta chiara e radicale attraverso i loro valori e nei settori più vulnerabili della società. Questa, secondo me, è la cosa più importante.
Da sempre la penso così, ma le convenzioni ecclesiastiche e teologiche in cui ho vissuto per lungo tempo mi hanno impedito di esprimermi in pubblico sul tema.
Ricordo ancora una conversazione che abbiamo avuto a una cena tenutasi in casa di un famoso pastore catalano – un caro amico -, assieme ad alcuni amici comuni, dove uno degli invitati mi chiese se io avrei sposato/benedetto una coppia omosessuale (si discuteva a quel tempo in Spagna tutto quanto era relativo alla Legge sui matrimoni omosessuali promossa dal PSOE). Risposi con un categorico sì. Probabilmente i partecipanti a quella cena si ricordano la conversazione.
La mia biografia personale, la mia comprensione delle Scritture e lo studio del tema mi hanno portato a chiarire la mia posizione in relazione al tema in questione, avvicinandomi sempre più a una comprensione “Queer” del complicato mondo delle identità sessuali. E continuo tutt’ora.
Nell’anno 2005 o 2006, non ricordo bene, – anni in cui passai insieme alla mia compagna Joana un periodo molto doloroso, ma enormemente liberatore -, invitai il mio amico Carlos Osma a fare il colonnista di Lupa Protestante. I suoi scritti furono molto seguiti e discussi. E la rivista, in quel tempo ricevette molte critiche – “la rivista degli omosessuali”, dicevano alcuni. Però mi sento orgoglioso e soddisfatto di aver preso quella decisione e della sempre impeccabile collaborazione di Carlos in Lupa. È un peccato che non continui a scrivere nella rivista che ho fondato (2005) e ha diretto.
Ma tornando al tema dei padri e delle madri che ancora non hanno fatto “coming out”, senza accettare la possibile identità sessuale “diversa” dei loro figli o figlie, li esorto a intraprendere un esodo verso la terra promessa, una terra dove non esistono esclusioni né paure. Assicuro loro che sarà un’esperienza enormemente liberatrice, per loro e per i loro figli, nonostante il dolore e le critiche che certamente dovranno sopportare – a volte crudeli – nei loro circoli ecclesiastici.
Ho due figli e una nipote. E per il sottoscritto la cosa importante non è la loro identità sessuale, ma la loro identità cristiana. Già che ci sono, vi invito a vedere – se non lo avete ancora visto – il video “Errata Naturae” realizzato da mio figlio Nacho. Per chi non lo conoscesse, è il giovane che appare nell’introduzione al documento visivo. È un lavoro magnifico quello che ha realizzato mio figlio insieme a Cristina, una delle sue amiche e compagne di studio – concordo con il punto di vista.
Un aneddoto: quando chiesi a mio figlio se mi autorizzava a pubblicare il video in “Jesús Inclusivo” mi disse: “Papà, sai già quello che diranno di te, no? Visto che di quello che diranno di me non m’importa”. Al che gli risposi: “E allora? Non m’importa”, e aggiungo quello che a volte dico a Nacho: “sono orgoglioso di te”.
Sono orgoglioso di lui come persona, come figlio, per la sua capacità intellettuale – che mi supera abbondantemente – e per i suoi valori. Come padre sono orgoglioso dei miei figli. E tu? Qui sta la questione… Solo qui.
.
Testo originale: Padres y madres que “salen del armario”