Quando un seminarista è gay. Le paure di “contagio” dei cattolici integralisti
Articolo di B.A. Robinson pubblicato sul sito Religious Tolerance il 14 Maggio 2002, libera traduzione di Laura Checconi
Un documento Vaticano del 1961 esclude le persone di orientamento omosessuale dall’ordinazione e dai voti religiosi. Questo documento, tuttavia, sembra essere stato quasi completamente ignorato [1].
Alcune definizioni
In questo articolo useremo frequentemente il termine piuttosto imbarazzante “persona di orientamento omosessuale” per evitare confusione. Termini come “gay” e “omosessuale” sono ambigui (ndr per i cristiani integralisti).
- Per molti cristiani conservatori, l’omosessualità è da interpretare in termini di comportamento. Un omosessuale è una persona che ha rapporti sessuali con persone dello stesso sesso
- Per la maggior parte degli altri, inclusi i religiosi liberali, i gay, le lesbiche, i ricercatori nel campo della sessualità umana e gli psicoterapeuti, l’omosessualità è da interpretare in termini di orientamento omosessuale. Il termine si riferisce all’individuo attratto da persone dello stesso genere. Un omosessuale può scegliere di astenersi dai rapporti sessuali o di essere sessualmente attivo.
Quale percentuale di seminaristi ha un orientamento omosessuale?
Come rilevato in un saggio sui preti di orientamento omosessuale nell’ambito del sacerdozio della Chiesa Cattolica Romana, si stima uno spettro che va da “forse più del 10%” al 58%. È generalmente riconosciuto che una grande percentuale di seminaristi ha un orientamento omosessuale. Nessuno, tuttavia, è in grado di fornire dati precisi.
Gli uomini di orientamento omosessuale potrebbero essere attratti dal sacerdozio nella Chiesa Cattolica per una serie di motivi:
- Nel caso più probabile si sentono profondamente chiamati da Dio a diventare preti
- Alcuni potrebbero essere attratti dalla “natura del sacerdozio che consiste nel prendersi cura degli altri” [2]
- L’attuale divieto di sposarsi per loro non ha alcuna influenza inibitoria nei confronti del sacerdozio, come invece ce l’ha tra i potenziali ordinati con orientamento eterosessuale.
- I preti sono generalmente rispettati dalla popolazione. Essere ordinati dà agli omosessuali un sollievo immediato dalla persecuzione, di cui hanno fatto esperienza come laici
- Il sacerdozio dà loro protezione dall’omofobia e dai potenziali attacchi fisici che potrebbero subire. Gran parte dell’opinione pubblica crede che molti uomini di mezz’età o più anziani, che non sono mai stati sposati, siano gay. Per questo, il sacerdozio diventa un luogo sicuro in cui nascondere il proprio orientamento sessuale
- Il sacerdozio cattolico romano potrebbe essere attraente per persone di orientamento omosessuale perché si tratta di un’istituzione completamente maschile. In essa potrebbero sentirsi a loro agio.
- Alcuni seminaristi potrebbero essere attratti dalla sottocultura omosessuale che si trova nella maggior parte dei seminari – una cultura che probabilmente non è presente in scuole che preparano ad altre professioni.
- È possibile che alcuni candidati al sacerdozio con intenzioni predatorie possano cercare l’ordinazione, perché questa potrebbe dargli una posizione di potere sui laici e accesso a molti bambini
Ad oggi, la Chiesa Cattolica Romana non esclude normalmente candidati maschili per il seminario solo perché hanno un orientamento omosessuale. L’unica eccezione è ritenuta (negli Stati Uniti) il St. Charles Borromeo Seminary di Philadelphia. [3] Almeno un seminario, l’University of St. Mary of the Lake, Illinois, conosciuto anche come Mundelein Seminary, accetta studenti di orientamento omosessuale, ma non coloro che ammettono di frequentare bar gay. [4] Durante il periodo in seminario e dopo l’ordinazione, tuttavia, a tutti gli studenti è comunque richiesto di rimanere casti.
Con l’obbligo vigente nella chiesa di castità sacerdotale, i seminari hanno difficoltà a reclutare persone eterosessuali per il sacerdozio.
- Padre Donald Cozzens ha scritto diversi studi hanno concluso che circa il 50% dei preti e dei seminaristi è omosessuale [5]
- David France di Newsweek, riferendosi al Seminario di St. John’s a Camarillo, California, ha scritto: “In base a chi chiedi, gli uomini gay e bisessuali costituiscono ovunque dal 30% al 70% del corpo degli studenti del college e di coloro che hanno già concluso gli studi” [3]
- Il Rev. Helmut Hefner, rettore del seminario di St. John’s, “stima che i suoi iscritti gay potrebbero raggiungere il 50%” [3]
- Il giornalista gay Rex Wockner ha commentato: “Quando avevo circa vent’anni ed ero in seminario (St. Meinrad College, St. Meinrad, Indiana, 1982-1983; University of St. Mary of the Lake, Mundelein, Illinois, 1983-1984), almeno il 50% degli studenti era gay…. Al St. Mary of the Lake, gli studenti etero si consideravano una minoranza e si sentivano esclusi da alcuni aspetti della vita del campus, a un punto tale che l’amministrazione ha organizzato un corso in cui abbiamo discusso il problema degli studenti eterosessuali che si sentivano esclusi…” [6]
- L’autore e sociologo James G. Wolfe ha calcolato che il 55,1% dei seminaristi fosse gay [7]
- Il Vescovo Jerome Listecki, vescovo ausiliare di Chicago, rifiuta alcune stime secondo le quali circa il 50% dei seminaristi avrebbe un orientamento omosessuale [3]
Sembra che circa il 50% degli attuali studenti di seminario possa avere un orientamente omosessuale.
La sottocultura gay nei seminari incide sui seminaristi eterosessuali?
Molti preti e teologi hanno commentato le sottoculture gay nei seminari cattolici:
- Un prete anonimo dell’area di Boston ha raccontato in un’intervista raccolta da Joe Fitzgerald del Boston Herald: “C’è una sottocultura di preti gay e tutti lo sanno. Sono passato dal seminario con un sacco di loro e mi hanno fatto delle avance. E quando l’ho segnalato, sono stato tormentato a un punto tale che, a livello emotivo, l’ordinazione è diventata molto difficile. Non sono l’unico che ha dovuto combattere per superare questa situazione, conosco uomini che hanno rinunciato al sacerdozio per questo. Era chiaro che c’era una congrega che tacitamente affermava, ‘Non vale la pena denunciare queste cose’. Non crederesti alle auto giustificazioni, come, per esempio ‘Beh, il celibato si riferisce solo all’impegno di non sposarsi, così se non ci sposiamo possiamo fare quello che vogliamo’. Era orribile, con molte intimidazioni, ma sono rimasto perché sentivo che era quello a cui Dio mi stava chiamando; inoltre, se me ne fossi andato avrebbero vinto loro [8]”
- Padre McBrien, teologo all’Università di Notre Dame, ha commentato che alcuni studenti del seminario “…che ritengono di avere una vocazione genuina al sacerdozio vanno in seminario e si sentono molto allontanati dalla cultura gay. Non lo dico in alcun senso omofobico. È semplicemente la realtà” [2]
- Papa Giovanni Paolo II ha tenuto un meeting con i cardinali americani su tema degli scandali sessuali del clero. In seguito, il vescovo Wilton Gregory, capo della Conferenza dei vescovi cattolici statunitensi ha detto: “Una delle difficoltà che dobbiamo affrontare nella vita del seminario e nel reclutamento dei seminaristi è resa possibile quando esiste un’”atmosfera” o una dinamica omosessuale che obbliga gli uomini eterosessuali a pensarci bene prima di entrare in seminario. È una battaglia continua per assicurarci e garantire che il sacerdozio cattolico non sia dominato dagli uomini omosessuali” [9]
- R. Scott Appleby, un professore di storia a Notre Dame, ha detto: “Persone che conosco piuttosto bene hanno lasciato il seminario, perché molti non mantengono i voti, o per un sentimento di estraneità perché non sono gay. In alcuni casi si tratta di un problema serio” [3]
- Il Rev. Wilton Gregory ha detto: “Esiste un’”atmosfera” o dinamica omosessuale che fa riflettere molto gli uomini eterosessuali prima di entrare in seminario” [3]
- Il Rev. Charles Bouchard, presidente dell’Aquinas Institute of Theology di St. Louis, ha detto: “Penso che i preti e i seminaristi eterosessuali non dovrebbero lamentarsi. Semplicemente non penso che sia una questione così grave” [3]
- Padre Donald Cozzens ha scritto: “Quale impatto ha la sottocultura gay sui preti e i seminaristi eterosessuali?… Gli uomini etero in un ambiente prevalentemente o decisamente gay fanno spesso esperienza di una destabilizzazione cronica, di cui un sintomo è il dubbio di se stessi…La loro confusione psichica, in modo comprensibile, ha delle implicazioni significative sia sulla loro vitalità spirituale che sul loro equilibrio emotivo” [10]
- Timothy Radcliffe, ex Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori, si è pronunciato sull’emergenza rappresentata dalla sottocultura omosessuale all’interno dei seminari o degli ordini religiosi, che secondo lui “può essere una minaccia per l’unità della comunità; può rendere più difficile per i fratelli la pratica della castità di cui abbiamo fatto voto. Può portare inoltre a una grande pressione nei confronti dei fratelli a pensare a se stessi in un modo che esula dalla centralità della loro vocazione a essere predicatori del Regno …” [11]
Riferimenti
Le seguenti fonti d’informazione sono state usate per preparare e aggiornare il presente articolo. Non è detto che tutti i link siano tuttora attivi.
- “Careful Selection And Training Of Candidates For The States Of Perfection And Sacred Orders: (S. C. Rel., 2 febbraio1961)”. Online: http://www.rcf.org/
- “Gay Priests”, Religion & Ethics Newsweekly, 10 maggio 2002, online: http://www.pbs.org/
- David France, “Gays and the Seminary”, MSNBC, 200220, online: http://www.msnbc.com/
- “Catholic Seminary Admissions Tighten in Scandal”, The Data Lounge, 27 marzo 2002
- “Vatican threatens gay purge of priesthood”, The Data Lounge, 6 marzo 2002
- Rex Wockner, “The end of Catholicism in America”, PlanetOut
- James G. Wolf, “Gay Priests”, Harper and Row, 1989, pagg. 59-60. Citato in Padre Donald Cozzens, “The Changing Face of the Priesthood: A reflection on the priest’s crisis of soul”, Liturgical Press, (2000), pag.99
- Joe Fitzgerald, “Priest fears gays in ranks pose threat to Church”, Boston Herald, 6 marzo, online: http://www.bostonherald.com/
- Melinda Henneberger, “Pope delivers apology to victims of sex abuse”, New York Times, 24 aprile 2002
- Op.Cit., Padre Donald Cozzens, pag.101
- Timothy Radcliffe, op. cit., “The Promise of Life”, International Dominican Information, #361, Aprile 1998, numero speciale, A Letter to the Order, pag.96
Testo originale: Homosexual orientation among Catholic seminarian students