Quarta stazione: Gesù incontra una madre con un figlio in transizione
Riflessioni sulla Via Crucis inviateci da Antonella Borighian, mamma di Ale di Bari, del Progetto TRANSizioni
Quarta stazione: Gesù incontra sua madre
Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Luca. 2, 34-35.51)
Gesù si è caricato della sua croce, l’ha abbracciata e percorre il suo cammino ed è un cammino, un percorso non facile, lui lo sa e tuttavia continua perché la Casa del Padre è la sua meta. Trova nello sguardo di sua madre tutta la vicinanza e l’amore; immagino lei pensi “sono con te, figlio mio, ovunque tu andrai”.
La madre soffre, vede suo figlio dolorante, appesantito dal giogo, sanguinante e schernito ma non lo lascia: continuerà a seguirlo con lo sguardo quando non potrà più avvicinarsi a Lui.
E’ stato cosi anche per noi in qualche maniera: il mio sguardo ha seguito mio figlio e sempre lo farà, dal primo momento in cui ha deciso di prendere la croce della sua transizione: questa infatti porterà alla nascita di un uomo nuovo cosi come Gesù nella resurrezione. Ora è sofferenza, è fardello da portare, cammino impervio da affrontare, in attesa della rinascita.
Anche mio figlio all’inizio del suo percorso era spaventato e triste ma conosceva la sua meta, aveva chiaro in mente il suo destino e sapeva che non sarebbe stata una passeggiata ma il mio sguardo e la mia vicinanza lo sostengono e accompagnano: ci sono, sono con te e lo sarò sempre, figlio mio.
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