Queering the Gothic. Le suggestioni omoerotiche nascoste nei romanzi gotici
Dialogo di Katya Parente con la scrittrice Giorgia Larocca
Questa intervista, idealmente, fa il paio con quella concessaci dalla professoressa Francesca Saggini, dal momento che trattano argomenti simili. Ho trovato il testo di cui parleremo tra poco su Academia.edu che è una piattaforma web, gratuita e molto “succosa” dedicata alla condivisione delle pubblicazioni scientifiche e non, rivolta in particolare a ricercatori e appassionati: una vera biblioteca virtualmente infinita che, grazie ai contributi pubblicati, si occupa in pratica di tutto lo scibile umano e che consiglio vivamente ai nostri lettori.
Fatte queste doverose premesse presentiamo la nostra ospite di oggi, Giorgia Larocca – giovane scrittrice, linguista e poliglotta, si occupa di racconti, articoli, brevi saggi e traduzioni (in inglese e tedesco) – con cui parleremo della sua tesi: “Queering the Gothic: lo spettro dell’omoerotico nel Gothic Novel e nello Schauerroman”.
Innanzitutto, come mai hai scelto di scrivere proprio questa tesi?
Quando avevo sette anni, mi sono trovata tra le mani una edizione per ragazzi dei racconti di H.P. Lovecraft, il che ha scatenato la mia grandissima passione per horror, fantasy e fantascienza. Man mano che sono cresciuta e sono entrata a contatto con la mia identità, ho cominciato a notare sempre di più che i cosiddetti “mostri” rappresentati nei grandi classici della letteratura sembravano sospettosamente familiari.
È stato poi in ambito universitario che si è potuto discutere francamente nello spazio accademico di come l’Altro (con la lettera maiuscola, per sottolineare l’ampiezza di questo concetto) veniva rappresentato nella letteratura europea, soprattutto in quei generi che possiamo affiliare al termine “orrore”. In quell’occasione il professor Riccardo Morello, che sarebbe poi stato il relatore di tesi, mi ha consigliato l’incredibile saggio di Hans Mayer, “I diversi”, dedicato, appunto, alla rappresentazione a tre dei grandi Altri, la Donna, l’Ebreo e l’Omosessuale.
Proprio da qui è nata l’idea di un progetto di tesi dedicato ad analizzare come l’omosessualità venisse rappresentata nella letteratura europea e, su consiglio del mio relatore, ho ristretto il campo a quello che si può considerare l’antenato o progenitore dell’horror, il romanzo gotico.
Perché questa doppia attenzione al romanzo inglese e a quello tedesco?
Molto semplicemente, l’inglese e il tedesco sono le due aree linguistiche da me affrontate nel mio percorso universitario, e di conseguenza quelle con cui avevo maggiore familiarità. Inoltre, il romanzo gotico è nato in Gran Bretagna e ha avuto il maggior successo nelle aree di lingua inglese e tedesca, perciò qualunque discorso sul genere non può ignorare i contributi di queste due nazioni.
In che modo gli argomenti lgbtq sono mascherati nei romanzi gotici?
Come si può leggere nella mia tesi, esistono vari simboli utilizzati dagli scrittori gotici per rappresentare sia l’ansia e il terrore che circondavano la figura dell’omosessuale, sia quelli provati dall’autore omosessuale stesso nel venire a patti con il proprio posto nella società della sua epoca. Un tale simbolo è quello del cosiddetto “doppio” o “Doppelgänger”, che rappresenta la doppia vita che molti omosessuali si trovavano costretti a vivere per non essere ostracizzati se non addirittura arrestati, ed è in molti casi l’incarnazione stessa di quei desideri e pulsioni che la società giudicava inaccettabili (es. Robert Louis Stevenson, “Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde”).
Altri simboli sono quelli legati a mostri che portano in sé l’idea di contagio, malattia e trasformazione, come ad esempio il licantropo e il vampiro. Al romanzo vampiresco ho dedicato l’intero terzo capitolo della mia tesi, soffermandomi sul più esemplare di tutti, “Dracula” di Bram Stoker. Più che tutte le altre figure mostruose, il Vampiro (e il Demone/Diavolo, come osservato nel secondo capitolo della mia tesi) possiede una qualità di seduzione strettamente intrecciata alla sua “mostruosità”, che lo rende particolarmente adatto a rappresentare la personalità allora considerata “deviante”.
C’è un filone intero di romanzi gotici con ambientazione italiana. Come mai? C’entra il fatto che l’omosessualità nel nostro paese era comunque tollerata all’epoca?
Come già detto, il romanzo gotico ha origine in Gran Bretagna nel XVIII secolo. Chi ha un po’ di familiarità con la storia di questa nazione, sa che i secoli precedenti erano stati scanditi dalle lotte interne tra cattolici e protestanti, iniziate durante il regno di Enrico VIII, e spesso sfociate in guerre particolarmente violente. Consolidatosi il protestantesimo come religione ufficiale, la società inglese, e di conseguenza la classe intellettuale, si trovava permeata da forti sentimenti anticattolici.
Lo stesso si può dire di quei paesi di lingua tedesca che avevano adottato il luteranesimo (la Germania non era ancora stata unificata). Molti aspetti del cattolicesimo erano considerati “contro natura”, in particolare il voto di castità della classe ecclesiastica, e si speculava che monasteri e conventi fossero segretamente luoghi di perdizione e perversione.
Non sappiamo quanto di vero potesse esserci in queste affermazioni, ma questo era ciò che veniva raccontato. Per questo motivo, i romanzi gotici tematicamente incentrati sull’ansia intorno alla sessualità e, in particolare, la sessualità “deviante” sono ambientati in paesi prevalentemente cattolici, come l’Italia e la Spagna.
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
I miei progetti più immediati sono di continuare il mio percorso accademico di studio e ricerca e, possibilmente, contribuire io stessa alla rappresentazione della grande comunità LGBTQIA nel panorama artistico in generale. Finché ci sarà posto per l’Altro nell’Arte, ci sarà sempre qualcosa per me di cui scrivere.
Allora auguriamoci di leggere ancora molto di questa giovane autrice. Per ora potete conoscerla meglio consultando i seguenti link: https://giorgialaroccawritinginprogress.wordpress.com o https://www.amantideilibri.it/author/giorgia-larocca/https://independent.academia.edu/giorgialarocca