Quello che voglio dire a chi non sa cosa significa essere HIV positivo
Riflessioni di Deondre Moore pubblicate sul sito The Body (Stati Uniti) l’8 Aprile 2016, libera traduzione di Diana
Avevo 19 anni quando mi fu diagnosticato l’HIV e ci ho convissuto per due anni. Sono ambasciatore di Greater Than AIDS (associazione che aiuta le persone con AIDS), un giovane socio dell’NMAC (associazione per i diritti delle persone malate di HIV), e ora scrivo come blogger su AIDS.gov. Dato che sono giovane e si avvicina la giornata nazionale della gioventù per la sensibilizzazione sull’HIV/AIDS, ho deciso di contattare alcune persone più vecchie di me, che hanno vissuto più a lungo con l’HIV, per imparare da loro. Che pensieri hanno su un me stesso più giovane – o su loro stessi più giovani? Cosa sanno ora che non sapevano al momento della diagnosi? Ascoltiamo le loro voci:
“Ho scoperto di essere HIV positivo nel 1992, il giorno dopo il mio 22° compleanno. Quando non c’era ancora una cura efficace, così ho vissuto i miei vent’anni come se non dovessi arrivare ai 30. Ora con una cura efficace, che tu abbia o meno l’HIV, non ti devi disperare come è successo a me. Se hai l’HIV, finché segui una cura efficace, vivrai una lunga vita. Hai speranza!”. Oriol Gutierrez, HIV+ dall’età di 22 anni.
“L’HIV è una malattia dell’uomo – Devi conoscere i fatti, non la finzione. E proteggiti – perché le tue scelte di oggi hanno conseguenze domani.” Melissa Murphy, HIV+ dall’età di 21 anni
“Vorrei dire a voi (e a un me stesso più giovane) che i giorni dell’HIV che causavano paura e punizione devono rimanere dietro di noi. Non possiamo più temere la diagnosi, né temere quelli che sono malati di HIV. Gli esseri umani che vivono con l’HIV — sono semplicemente esseri umani, e meritano compassione, uguaglianza, amore come chiunque altro.” Uriah Bell, HIV+ dall’età di 18 anni.
“Vorrei dire ai giovani che l’HIV non è più una sentenza di morte (come lo era quando io ero giovane), ma è una sentenza di vita. Non capita solo a “quelle persone”, ma a tutti noi, non importa a che età, perché l’“H” in HIV sta per umano. La maggior parte di noi ha una scelta, perciò vi prego di scegliere saggiamente. L’ignoranza finisce quando inizia l’educazione!”. Venita Ray, HIV+ dall’età di 44 anni.
Ho quindi deciso di rivolgere la stessa domanda a me stesso. Cosa direi ai giovani che sono come me, a coloro che vivono (oppure no con l’HIV). Ecco cosa direi:
Se vivi con l’HIV, è importante prenderti cura di te stesso. Mentalmente, fisicamente ed emotivamente, prendi tutto il tempo necessario per la cura di te stesso. Devi accedere alle cure e seguirle, perché non importa cosa tu pensi o cosa gli altri ti dicono, tu sei più di una statistica ed hai valore.
Se sei HIV negativo, è fondamentale che rimanga in questa situazione. Prendi le precauzioni e amati abbastanza da sapere che meriti di proteggere il tuo corpo ed essere consapevole del rischio. Onestamente pensavo di essere invincibile e che l’HIV non mi avrebbe mai colpito. Ora sono consapevole che l’HIV può colpire chiunque, non importa chi tu sia, da dove provenga, che età abbia o quali siano le tue preferenze sessuali.
Che tu cosa diresti? Che cosa hai detto? Nella giornata nazionale della gioventù per la sensibilizzazione su HIV/AIDS (#NYHAAD) e ogni giorno abbiamo gli strumenti e le informazioni per bloccare l’HIV. Se sei giovane o lavori coi giovani, ecco alcune fonti da cui partire:
– risorse digitali sull’AIDS/HIV su LILA.it;
– testimonianze di persone HIV+
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Testo originale: 4 Things You’d Say to Your Younger (Positive or Not) Self