“Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?” (Giovanni 6:60-69)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Un messaggio incomprensibile, scandaloso, ma Pietro ci crede. Non crede alle parole: crede a Gesù. A Gesù che ha in sé “parole di vita eterna”. A quel tempo la Giudea era piena di messaggi e profezie, così come oggi siamo circondati da oroscopi e previsioni del futuro. Ma solo uno che è Dio può farsi parola di carne e rendere visibile ed autentica la vita dello Spirito attraverso la sua esistenza ed, infine, attraverso il dono di sé, gratuito, totale, fino alla morte.
Dal Vangelo secondo Giovanni 6:60-69
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.