“Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Matteo 3:13-17)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Gesù, il santo di Dio, non solo si carica sulle spalle i nostri peccati prendendo su di sé la croce, ma fin dall’inizio della sua vita pubblica si fa peccatore agli occhi della gente per redimere l’umanità dall’interno e restituirle la piena dignità della filiazione divina, cioè per portare a tutti la luce di un amore che, come nella creazione, ci guarda con compiacimento e gioia.
Dal Vangelo secondo Matteo 3:13-17
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.