“Qui non ci sono omosessuali”. In Cecenia esplode la violenza anti gay
Riflessioni di Mario, volontario di Progetto Gionata
«In Cecenia è stato dato l’ordine per una “retata profilattica” e, in alcuni casi, si è arrivati fino all’omicidio», ha scritto il giornale russo “la Novaya Gazeta”: le autorità cecene avrebbero fermato più di 100 uomini “sospettati di omosessualità” mentre, durante il raid, 3 persone sarebbero rimaste uccise.
La notizia è arrivata pochissimi giorni fa, ma non ha avuto grande risonanza tra i nostri media. Alvi Karimov, portavoce del governatore ceceno Ramzan Kadryov, ha smentito in modo raggelante la notizia, affermando che nella regione non vi siano uomini omosessuali, e aggiungendo: «È impossibile che nei loro confronti sia in corso una persecuzione. Se questo tipo di persone esistesse la polizia non avrebbe bisogno di occuparsene, perché ci avrebbero già pensato i loro parenti a mandarli là dove non possano più ritornare». La smentita, quindi, si rivela la conferma più terribile.
Ekaterina Sokirianskaia, direttrice dell’International Crisis Group, ha ulteriormente confermato, dichiarando che ha parlato di episodi del genere ripetuti per circa dieci anni nella capitale Grozny e nei dintorni. La notevole quantità di segnalazioni che sta ricevendo non sembra lasciarle modo di dubitare, ha aggiunto in un’intervista al Guardian. Una nuova conferma è poi giunta dallo Human Rights Watch.
A rendere ancora più surreale la tragedia è il dibattito apertosi su Kheda Saratova, la Commisaria per i Diritti Umani cecena, che sembra aver dichiarato e poi smentito parole estremamente violente su ciò che sta accadendo, come l’essere rimasta sconvolta dall’esistenza di persone omosessuali nel paese, e che lo Stato avrebbe riservato una particolare clemenza per coloro che avessero ucciso un parente omosessuale.
Dimitri Peskov, portavoce del Cremlino (la Cecenia fa parte della Federazione russa), non conferma e non smentisce le notizie, dichiarando di non essere in possesso di informazioni a riguardo, e che comunque non sarebbe una prerogativa del Cremlino. Sarà difficile conoscere lo sviluppo di quest’ingiustizia: anche i mezzi d’informazioni esteri riportano prevalentemente quanto dichiarato da la Novaya Gazeta, come si può vedere sul sito di ABC News e di Globalnews.
La speranza di una condanna internazionale, o di un invito ad indagare accuratamente, è molto debole. Preghiamo perché la situazione si risolva al più presto, e che la giustizia possa presto essere veramente una parola ricca di significato.
Fonti: www.gaypost.it/persecuzioni-gay-cecenia-cremlino-nega
https://en.crimerussia.com/gromkie-dela/wi…d-her-insanity/
http://globalnews.ca/news/3351471/chechnya…ice-arrest-gay/