Quinta stazione: il Cireneo che porta la croce
Riflessioni del reverendo David Eck* tratte dal blog “Jesuslovesgays” (Stati Uniti) del 17 marzo 2013, liberamente tradotte da Adriano
Mentre lo portavano via, presero un certo Simone, di Cirene, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesù. (Lc. 23, 26).
Simone di Cirene era in visita a Gerusalemme dall’Africa. Era lì per celebrare la Pasqua. I Romani costruirono il loro impero sul lavoro degli schiavi. Avevano una legge che permetteva ai loro soldati di prendere chiunque in servizio temporaneo, per trasportare il carico di un soldato o di fare il lavoro giornaliero per scopi imperiali.
Simone venne condotto sulla scena per portare la croce di Gesù, il quale, dopo essere stato picchiato duramente, era troppo debole per portarla lui stesso.
Quando ci soffermiamo in questa quinta stazione dobbiamo chiederci: “Chi fa il lavoro sporco al nostro posto? Da dove arrivano le persone che fanno il lavoro sporco al posto nostro? Che cosa dobbiamo loro, oltre al denaro, alla fine del duro lavoro giornaliero che non abbiamo voluto fare noi? Chi è l’altro che porta la nostra croce?
Chi sono le persone che lavorano in condizioni terribili nei paesi del terzo mondo per produrre i beni che sono stipati nei nostri negozi? Stiamo dando loro quello che gli è dovuto, per tutto quello che fanno per noi? C’è un buon numero di noi nella comunità LGBT che ha un’attività in proprio. Tutti noi consumiamo prodotti fabbricati all’estero.
Non dimentichiamo il prezzo che viene pagato per tali beni e servizi che si estende ben al di là di un valore monetario. Cerchiamo di essere buoni consumatori e buoni datori di lavoro.
* Il reverendo David Eck, di Asheville nel North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog http://jesuslovesgays.blogspot.it
Titolo originale: “Station Five: Simon Helps Jesus Carry His Cross”