Riconoscano le nazioni che non c’è Dio al di fuori di te (Sir 36,1-2.5-6.13-19)
Riflessione biblica di Stanislao Calati*
La memoria fonda e nutre la speranza… Degli atti potenti di Dio in favore di Israele si fa spesso menzione nell’Antico Testamento, essi sono per il popolo motivo di gratitudine, ma, soprattutto, il loro ricordo infonde speranza e ragionevole fiducia ch’Egli interverrà ancora in aiuto dei suoi.
Questa preghiera, formulata nei modi della poesia, riprende stile e motivi dei tradizionali Salmi: in particolare l’accorata invocazione a Dio perché, nell’agire visibilmente e concretamente per il suo popolo, mostri, al mondo e alle genti, d’essere Dio, l’unico Dio, e la sua particolare preferenza per Israele, il “primogenito” del Signore.
Anche per noi, in particolare quando ci troviamo nelle diverse difficoltà, che l’esistenza non manca di farci incontrare sul nostro cammino, è importante ripensare alle prove, che Dio ci ha dato del suo amore. Nella distretta e nel dolore più cupo, quando ci sembra che lo sguardo di Dio sia ostinatamente rivolto altrove e il suo orecchio sia sordo alle nostre parole, la memoria degli atti di grazia dei quali ci ha già beneficato, può darci la forza per attendere, pazienti, la sua liberazione, per trasformare un’attesa snervante in fiduciosa speranza.
Proprio quando ci sentiamo più soli, abbandonati a noi stessi, schiacciati dal silenzio di Dio, troveremo nella nostra memoria o nel ricordo dei nostri “padri nella fede”, che la Scrittura ci attesta, quel raggio di sole che, squarciando le nubi, arriva sulla terra a illuminarla e scaldarla; lo sguardo benevolo di quel Dio, che ci pareva, poco prima, così lontano e distratto
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Dal libro del Siràcide
Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda,
mostraci la luce della tua misericordia,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto
che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.
Rinnova i segni e ripeti i prodigi.
Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro l’eredità come era al principio.
Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,
d’Israele che hai reso simile a un primogenito.
Abbi pietà della tua città santa,
di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.
Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese
e il tuo popolo della tua gloria.
Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome.
Ricompensa coloro che perseverano in te,
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
secondo la benevolenza che hai verso il tuo popolo,
e guidaci sulla via della giustizia,
e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.
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* Stanislao Calati è docente di Antico Testamento nel corso biblico teologico per la formazione di insegnanti di religione evangelica della Chiesa Evangelica Riformata del Canton Ticino.