Riscoprirsi figlie e figli amati da Dio
Riflessioni di don Fabio
“Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole […] Voi dunque pregate così…“. (Mt 6,7-15)
Gesù è molto chiaro… non ci vuole consegnare un’ulteriore formula, un ulteriore intreccio di parole che bisogna recitare a memoria e in un determinato modo o in una determinata posizione affinché Dio si possa impietosire e quindi ascoltarci…
Assolutamente no!
Quel “Voi dunque pregate così” significa che dovremmo cercare un modo per entrare in sintonia con il Padre.
Ovviamente, qui si parla della preghiera personale: della relazione con il Padre.
Ciascunə di noi, infatti, avrà un momento particolare della giornata in cui è più liberə, o in cui si sente più propenso a pregare; ognunə ha i suoi tempi e luoghi.
Tempi e luoghi per fermarsi e mettersi cuore a cuore con il Padre che, prima di tutto va ringraziato e poi ascoltato!
Già solo le prime due parole potrebbero bastare per la nostra vita di fede, perché ci dicono chi siamo: Padre… siamo figli e figlie, non sudditə; Nostro… siamo fratelli e sorelle, l’unə per l’altrə, e non l’unə contro l’altrə!