Ruth Ellis, una pioniera nella lotta per i diritti delle persone LGTB
Testo pubblicato sul blog hayunalesbianaenmisopa.com il 18 aprile 2017, liberamente tradotto da Dino
Ruth Ellis (Illinois, 1899-Detroit, 2000) è stata una pioniera della lotta per i diritti delle persone LGTB e, in base alla documentazione esistente, è ritenuta la donna lesbica che ha raggiunto l’età più avanzata nella storia. Visse 101 anni e fece il suo coming out a 16 anni, agli albori del secolo XX. Da quel momento Ruth si dedicò ad abbattere barriere e ad aiutare la comunità nera LGTB in tempi molto avversi sia per i neri che per le persone queer.
Si diplomò alla scuola superiore quando il tasso di scolarizzazione tra gli afroamericani era molto basso. Figlia minore di una coppia appartenente alla classe operaia, Ellis fece coming out all’età di 16 anni -sua madre era morta quando ne aveva 10- e il suo primo amore platonico avvenne proprio nella scuola, per la sua professoressa di ginnastica.
Poco tempo dopo, all’inizio della decade dei 20 anni, Ellis conobbe quella che sarebbe stata la sua compagna per più di 35 anni, Ceciline “Babe” Franklin. Nel 1937 si trasferì da Springfield (Illinois) a Detroit, in Michigan. La coppia acquistò una casa in questa nuova sede ed Ellis fondò una piccola impresa. Divenne così la prima donna a Detroit ad essere padrona di un’attività con queste caratteristiche.
Non fu l’unica barriera che abbatté nella sua nuova città.
Tra il 1946 e il 1971 la casa delle due donne divenne nota come il “Gay Spot”, un luogo sicuro in cui le persone nere e gay di Detroit potessero stare in sicurezza e libertà invece di andare nei bar in cui vigeva ancora la discriminazione razziale. Se consideriamo le date, Ellis fece della sua casa un santuario di libertà per oltre vent’anni, fino a poco dopo i disordini di Stonewall del 1969 che diedero inizio ufficiosamente alla lotta per i diritti di lesbiche, gay, transessuali e bisessuali. Ellis aveva già iniziato, tanto tempo prima, la sua personale battaglia contro l’ingiustizia e la discriminazione.
Diede anche un aiuto economico a giovani LGTB: metteva a loro disposizione del denaro per l’università, libri o cibo, e la sua casa aveva sempre le porte aperte per accogliere temporaneamente i suoi amici omosessuali e lesbiche che ne avevano bisogno. Nel 1999 venne fondato in suo onore il Ruth Ellis Center, un’agenzia di servizi sociali per giovani, che fornisce loro una residenza per brevi o lunghi periodi, uno spazio sicuro per giovani LGTB che vivono a rischio di esclusione sociale e che sono stati cacciati da casa.
Ellis morì nell’anno 2000, all’inizio del terzo secolo in cui visse questa donna pioniera e lottatrice. Non fece in tempo a vedere la legalizzazione del matrimonio ugualitario nel primo stato degli Stati Uniti -Massachussets nel 2003- ma grazie a lei e a molti altri nomi e volti, questo diritto è ormai legale in tutti gli angoli del suo paese natale.
Testo originale: Historia LGBT: Ruth Ellis, la lesbiana más longeva de la historia