“Salva te stesso”… L’equivoco di sempre! Lui è venuto a salvare noi… non se stesso! (Luca 23:35-43)
Riflessioni di don Fabio
Luca 23:35-43: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
Oggi è la festa di chi, come Gesù, è stato inchiodato ad una croce. È la festa di tutti i crocifissi che già sono nel Regno di Dio.
La parolina predominante nel Vangelo di oggi è SE, una congiunzione/avverbio che esprime tutte le nostre incertezze, tutte le forme ipotetiche e tutti i dubbi di chi fa fatica a credere, ma anche la malizia di chi vorrebbe schernire Dio. Se sei tu il Cristo, salva te stesso… Se sei il figlio di Dio… Se tu sei il re dei Giudei… Questi SE vogliono mettere in dubbio la regalità di Dio.
E già! Perché è una regalità stramba, totalmente contraria a come la intendiamo noi. Una regalità che si fa servizio fino alla croce. Questi “SE” arrivano a Gesù da sotto la croce, dal fianco della croce, da tutti i lati della croce, tranne che da sopra…
Da sopra, sopra tutti i crocifissi c’è uno strano silenzio. Il silenzio di Dio, che in quel momento è inchiodato alla croce con loro. Questa è la regalità di Dio! Una regalità che ci salva dal “trono” della croce.
Con affetto, Fabio!