San Sebastiano, la prima icona gay della storia
Testo pubblicato sul blog Santos Queer il 20 gennaio 2013, liberamente tradotto da Maria Stella Iaria
San Sebastiano è stato indicato come la prima icona gay della storia ed il santo patrono delle persone Queer. La sua celebrazione è il 20 gennaio. Sebastiano è stato un antico martire cristiano assassinato nell’anno 288 per ordine dell’imperatore romano Diocleziano. È stato soggetto di innumerevoli opere d’arte che mostrano come le truppe gli scagliavano frecce contro. Si sa poco sulla sua vita amorosa, quindi la sua antica popolarità tra gli uomini gay si basa, principalmente, su come è stato dipinto anticamente.
A partire dal Rinascimento, la maggior parte delle volte Sebastiano è stato dipinto come un giovane quasi nudo in un miscuglio di piacere e dolore. L’omoerotismo di questi dipinti è ovvio.
Visto che altri blog hanno commentato le opere maestre che mostrano San Sebastiano attraverso la storia dell’arte, qui mi limiterò a prrsentarne alcune e a rimandare le lettrici ed i lettori alla migliore collezione d’arte su San Sebastiano: Il Patrono omoerotico degli uomini gay del Blog “Arte que Amo”..
San Sebastiano è il tema preferito dell’artista gay contemporaneo Tony De Carlo, la cui opera si può vedere nella parte superiore di questo post. Quest’artista ha iniziato la sua Serie su san Sebastiano nel decennio del 1980 come risposta alla crisi dell’AIDS. Da allora la collezione è salita a più di 40 raffigurazioni.
“L’ho scelto perché era conosciuto come il santo patrono e protettore contro la peste che si diffondeva in Europa”, ha dichiarato De Carlo in una intervista per il blog Jesus in Love (ossia, Gesù innamorato). “È successo solo nel 2001, quando sono entrato in un negozio di articoli religiosi cattolico-romani in Nuovo Messico (USA), ho preso una statua in peltro di San Sebastiano e ho visto un’etichetta nella parte inferiore che diceva «Patrono degli omosessuali»”.
Sebastiano in realtà è sopravvissuto all’attacco delle frecce ed è stato curato da Santa Irene di Roma finché guarì, ma solo per essere “martirizzato due volte”, poiché dopo è stato giustiziato dall’imperatore Diocleziano.
Spesso Sebastiano appare anche nel mondo della letteratura gay. Per esempio, il drammaturgo Tennessee Williams, nell’opera “Improvvisamente l’estate scorsa” , ha chiamato il suo personaggio gay martirizzato Sebastiano e Oscar Wilde ha utilizzato il nome Sebastiano come suo pseudonimo dopo essere stato liberato di prigione.
Il quadro che appare a lato è stato dipinto dall’artista gay californiano Rick Herold, il quale colloca San Sebastiano contro un fondale colorato con cartoni animati, come una reminiscenza dell’artista e attivista gay Keith Haring. “Durante i miei anni come pittore sono sempre stato interessato all’idea che lo spirito e la carne sono una cosa sola. Ho iniziato dall’influenza dell’arte tantrica e poi ho usato la mia formazione cattolico-romana”, afferma Herold per il blog Jesus in Love (Gesù innamorato). Herold dipinge i suoi quadri con smalto sul rovescio di plexiglas trasparente.
L’opera “San Sebastián y Matt Shepard yuxtapuestos” dell’artista JR Leveroni paragona il martirio di Sebastiano con la morte di un martire gay contemporaneo, Matthew Shepard (1976-1998). Shepard era uno studente all’Università di Wyoming quando è stato picchiato brutalmente e abbandonato al proprio destino dai due uomini che più tardi hanno affermato di essere “temporaneamente impazziti” per il loro “terrore gay”. L’assassinio di Shepard ha portato all’ampliamento della legge contro i crimini di odio negli Stati Uniti del Nord America per giudicare la violenza basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Leveroni è un artista visivo emergente che vive nel sud dello Stato della Florida, negli Stati Uniti del Nord America. La sua opera si basa su dipinti di stile cubista, che ritraggono martiri omosessuali che soffrono in modo tenue, con appena una traccia di sangue. È possibile vedere una varietà di quadri con nudi maschili e dipinti religiosi alla pagina web di Leveroni.
Oggi un film biografico importante per molti uomini gay è “Sebastiane”, diretto dal regista indipendente britannico Derek Jarman. Il film in lingua latina, del 1976, ha scatenato polemiche per il suo omoerotismo ed è considerato una pietra miliare del cinema LGBT.
Testo originale: San Sebastián: El primer ícono gay de la historia