San Silvestro, un drago per amico
Riflessioni di Loris Cozzolino* autore della Pagina Facebook Ogni santo giorno
Il 31 dicembre, ultimo santo giorno dell’anno, facciamo memoria di San Silvestro, papa. Romano di nascita, fu pontefice dal 314 al 335. Per la maggior parte di noi la sua festa è semplicemente un modo diverso per chiamare il capodanno e per salutare tra brindisi e botti l’anno venturo. Forse non è del tutto causale che la memoria di questo papa, di cui storicamente sappiamo pochissimo, cada nel passaggio tra l’anno vecchio e il nuovo.
Il suo papato infatti, attraversò un cambio d’epoca straordinario: con Costantino, nuovo ed unico imperatore e con il famoso Editto di Milano del 313, il cristianesimo passava da movimento perseguitato e malvisto a religione lecita e “favorita” dallo stesso potere imperiale. Di lì a poco la religione dei perseguitati sarebbe divenuta unica e ufficiale religione dell’Impero.
Numerosissime sono le leggende e le storielle agiografiche che hanno Silvestro come protagonista: si dice che Costantino gli abbia donato Roma e l’Italia, la famosa donazione di Costantino, falso altomedievale che però nel corso sei secoli è servito alla Chiesa, più o meno in malafede, per ribadire e avocare a sé il potere temporale.
Si dice che riuscì a rendere mansueto un pericoloso dragone che viveva in una grotta sul Palatino e che imbonì la bestiola a tal punto da legarlo ad un guinzaglio e portarlo in giro per Roma che Daenerys madre dei draghi, nata dalla tempesta, è una semplice grattara!
Leggende deliziose ma che nascondono ahimè l’inconsistenza storica di questo papa troppo debole per evitare la deleteria compromissione fra cristianesimo e potere politico.
Per la sua debolezza e poca possibilità di azione, la comunità dei fedeli da Chiesa delle catacombe si trasforma in Chiesa di Stato, usata in maniera spregiudicata dal potere politico per i suoi scopi e che in cambio ottenne ricchezza e potere. Ormai Gesù è risorto da tre secoli e forse si inizia a dimenticare qualcosa del suo messaggio. Ci vorranno 1500 anni per abbandonare a malincuore quel potere. Ma ormai lo sappiamo, per la Chiesa 1000 anni sono 10 giorni!
Il povero Silvestro, santo di capodanno, ebbe però il merito di arricchire Roma di chiese e basiliche tra cui le basiliche del Laterano e di San Pietro, testimonianza vivente della capacità della Chiesa di passare secoli, regimi e epoche trasformandosi profondamente dando però l’impressione di rimanere immobile, cosi come le pietre del Laterano che mirano l’Urbe silenziosamente e immutabilmente da secoli e secoli.
P. S. Buon santo anno nuovo a tutti!
* Loris Cozzolino, classe 1986, archeologo paleocristiano, passione smodata per l’agiografia, l’esegesi biblica e la teologia di genere.
Non rassegnato ad un’immagine di Chiesa legalistica e respingente, nella marginalità e nello “scarto” vede il Volto del Cristo di Dio.